Meluzzi su ‘spiaggia fascista’: “Afro-islamici ci invadono, governo inventa allarmi inesistenti”

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Alessandro Meluzzi, leader del PAI, il movimento anti-Islamizzazione, intervistato da Intelligonews dice la sua sull’ultima boutade estiva inventata dai Repubblichini. Ecco un estratto:



Il M5S parla di legge liberticida in riferimento al reato di apologia di fascismo denunciando come questa venga a punire la libertà di oponione. E’ d’accordo?

“Non si tratta di essere d’accordo e meno con i 5Stelle. Quella legge è liberticida ma non perché lo dicono Grillo e company, perché è evidente. Poteva essere giustificata ai tempi delle disposizioni transitorie per l’applicazione della Costituzione, ma oggi si riferisce a fatti storici che sono sideralmente lontani da noi e ancora di più dal nostro presente. Sarebbe come perseguire oggi comportamenti filo-austriacanti ossia rivolti ad esaltare il vecchio impero austro-ungarico. Credo ci troviamo di fronte ad un utilizzo abnorme di una vicenda storica che non ha nessuna attinenza con il presente. Al di là di ciò che dicono i 5Stelle le cui opinioni francamente non mi interessano, ritengo ci sia un problema di inapplicabilità e di anacronismo di quel tipo di norma”.

Intanto oggi a far discutere è la notizia che arriva da Chioggia dove è stato allestito uno stabilimento pieno di cartelli con immagini di Benito Mussolini, di saluti romani con sotto scritto “Se non ti piace, me ne frego”. Questa non è apologia di fascismo?

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“Piuttosto che concentrarsi sul caso di Chioggia mi occuperei di ben altre spiagge, dove sbarcano circa 10mila sconosciuti al giorno per favorire un afro islamizzazione del Paese e produrre una catastrofe evidente ben pilotata dall’esterno. Questo sì che è un fascismo internazionale”.

Chi ama i simboli fascisti, il saluto romano, l’effige di Mussolini tatuata sul braccio, è poi davvero un potenziale ricostruttore del partito fascista? Glielo chiedo perché nella proposta di legge Fiano è punito anche il saluto

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“Questa è una colossale sciocchezza. Preoccupiamoci piuttosto di altre camicie nere, dei black block  che hanno messo a soqquadro Amburgo, o di altre forme di totalitarismo, cominciando da quelle di chi sta distruggendo il tessuto identitario dell’Italia e dell’Europa incentivando l’immigrazione di massa. Quelle sì che sono grandi questioni, non dei banali saluti che potrebbero rimandare a questioni molto diverse dal fascismo, come quelle del club degli Scipioni, di Annibale, di Furio Camillo o di Fabio Massimo il temporeggiatore. Anche qui ci troviamo di fronte ad un equivoco di fondo. E’ anche colpa del fascismo che dopo averci regalato 20 anni di cose anche importanti come l’Inps, l’Inam, la bonifica dell’Agro Pontino con Sabaudia e Littoria, fra le cose negative, oltre alla partecipazione alla guerra perduta ci ha condannato a 70 anni di antifascismo militante che ha impedito l’alternanza politica e il ricambio nel nostro Paese. E oggi purtroppo rende inapplicabili alcuni principi di sopravvivenza, come la resistenza ai tentativi di afro-islamizzazione dell’Italia“.

Fiano e company sostengono che oggi proprio l’immigrazione e la paura del terrorismo potrebbero creare le condizioni ideali per l’affermazione di nuove ideologie fasciste. E’ cosi?

“La storia non si ripete mai alla stessa maniera. Il fascismo non è riproponibile, quindi si sta combattendo contro il nulla mentre si lascia invadere l’Italia senza preoccuparci di difendere la nostra storia, la nostra cultura, le nostre millenarie tradizioni“.