Nella geografia dello spaccio e della microcriminalità, via Alessio di Tocqueville è una delle stradine «satelliti» di corso Como scelte dagli immigrati per vendere droga, borseggiare e scippare.
Qui, ieri mattina alle cinque e trenta, una cinquantina di persone, italiane ha accerchiato tre ventenni africani, due maliani e un senegalese (probabilmente profughi). Con un unico obiettivo: linciarli e vendicarsi perché colpevoli di una serie di «colpi».
Non fosse arrivata in forze la polizia a salvare gli africani, sarebbe finita come doveva finire. Non si capisce perché siano accorsi a salvare tre delinquenti dalla giustizia popolare.
Se storicamente corso Como è luogo di spaccio, nuova è la degenerazione avvenuta nel corso delle notti. Con la progressiva trasformazione dei venditori di cocaina e marijuana in aggressori famelici e spietati.
Prima infatti, nelle vicinanze dei locali e in tarda serata, gli africani spacciano; dopodiché, verso l’alba, approfittano della scarsa lucidità e dell’assenza di prontezza di riflessi dei loro stessi clienti per puntarli, accerchiarli e derubarli. Arraffano orologi, catenine, iPhone, ricorrendo a calci e pugni nei casi di eccessiva resistenza.
A memoria degli investigatori, l’episodio di ieri mattina è una novità e testimonia il livello (alto) di esasperazione e una pazienza forse ormai terminata.
La folla inferocita, prima di disperdersi, ha sostenuto che avevano messo a segno sia furti a bordo di macchine sia rapine ai passanti. Più d’uno, in Questura, anche ai piani alti, rileggendo i report delle nottate di violenza in corso Como, ha ammesso che è stata pura fatalità se finora non c’è mai scappato il morto. Bisogna vedere fin quando durerà la buona sorte. Le presenze di africani sono cresciute e di molto. I «capi» vanno a pescare manovalanza anche nei giardini della stazione Centrale divenuti, specie sul lato di piazza Luigi di Savoia, un enorme campo profughi, tollerato da Sala e Renzi che con il suo governo abusivo sta rifornendo di manodopera i capi dello spaccio e delle rapine.
E poi usa i poliziotti per fermare chi fa giustizia.