In Italia, come ormai ‘tradizione’, anche quest’anno saranno oltre cinquemila, tra agnelli, montoni e pecore, gli animali sgozzati vivi in occasione della prossima Festa musulmana del Sacrificio, una delle festività più importanti del mondo islamico che si celebra 70 giorni dopo la fine del Ramadam: una vera e propria mattanza legalizzata, tollerata da una legge italiana lassista, ingiusta e sbagliata che consente ai musulmani di fare quello che agli italiani non è – giustamente – permesso.
In Italia, la macellazione degli animali avviene normalmente dopo il loro preventivo stordimento. Tuttavia, la legislazione italiana permette la macellazione senza stordimento per motivazioni religiose. Per accontentare gli invasori. A quando l’omicidio per motivazioni religiose?
L’animale ucciso secondo il rito islamico “Halal” subisce una recisione della giugulare senza anestesia e viene lasciato agonizzare sanguinante per circa venti minuti. Tra atroci sofferenze.