Appendino come Fassino, trova lavoro a 50 abusivi mentre disoccupata italiana si dà fuoco

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Ormai sembra diventato ripetitivo, ma non dobbiamo perdere la capacità di scandalizzarci davanti alle angherie della politica contro i cittadini italiani.

A Torino, alcuni giorni fa, una disoccupata si è data fuoco davanti alla sede dell’Inps. Perché lei, a differenza dei clandestini spacciati per profughi, non aveva alcun sussidio. Vox ha attaccato, ovviamente, chi è al governo. Il sindaco, in questi casi, non ha responsabilità.

Oggi però, scopriamo che Appendino il lavoro ai disoccupati lo cerca, ma solo se sono immigrati, delinquenti, e occupano abusivamente edifici pubblici. E stuprano disabili mentali.

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Parliamo degli oltre 750 clandestini che occupano le palazzine del villaggio olimpico ex Moi, di cui 40 donne, e sappiamo che tipo di ‘donne’. Ebbene, sono partiti i percorsi di formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro: 43 contratti in somministrazione presso i cantieri navali del Veneto e Friuli Venezia Giulia dal 22 agosto, 11 come aiuto cuoco nell’area metropolitana torinese.
L’iniziativa ‘Moi – Migranti un’Opportunità d’Inclusione’ nasce da un accordo tra Comune di Torino, Prefettura, Compagnia di San Paolo, Città Metropolitana, Regione Piemonte e Diocesi.

Bene: il Comune di Torino, la Prefettura, la famigerata Compagnia di San Paolo (quella che ha la maggiore quota in una delle banche che succhia denaro agli italiani), la Regione Piemonte e dulcis in fundo il Vaticano devono andare a fare dove non si dice. Perché fanno veramente schifo.

Ma mentre dalle altre cosiddette autorità ci si aspettava questo ed altro, chi ha votato Appendino si attendeva un cambio di marcia. Invece ha solo un altro sindaco degli immigrati. Che cerca lavoro ai clandestini mentre le disoccupate italiane si danno fuoco.

E se pensate che sia normale, che non ci sia alcunché di scandaloso, magari perché è del vostro partito, allora siete irrecuperabili come chi vota Renzi.