FRATELLO TERRORISTA ISLAMICO SU BARCONE, SECONDA VOLTA IN ITALIA

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L’ennesimo caso di estremista/terrorista islamico che sbarca come clandestino

Un tunisino ventiduenne è stato espulso dall’Italia per motivi di pericolosità sociale. Lo straniero è fratello di un foreign fighter ed è stato fermato lo scorso 24 giugno insieme ad altri 10 connazionali appena sbarcati sull’isola di Linosa, a seguito dei rilievi fotodattiloscopici, era risultato positivo nello schedario Afis in quanto già espulso il 3 dicembre 2015 in esecuzione di un provvedimento emesso dal ministro dell’Interno per motivi di sicurezza nazionale.

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Dopo lo sbarco il tunisino è stato arrestato e trattenuto nel Centro per rimpatri di Caltanissetta. L’uomo è fratello di un foreign fighter, inserito nella lista dei “jihadisti/combattenti partiti dall’Italia verso la Siria”. Il tunisino espulso aveva contatti anche con altri jihadisti partiti dall’Italia verso il teatro di guerra siro-iracheno.

Il problema sono quelli che sbarcano e non vengono trovati. Ad esempio, in Sardegna, arrivano decine di algerini in una invasione silenziosa. Quasi sempre si trovano solo i barchini utilizzati e non gli utilizzatori. Presto potrebbero colpire.