ANZIANA ASSEDIATA DAI PROFUGHI: “LA MIA VITA E’ DIVENTATA UN INCUBO”

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Ha 74 anni, paga “regolarmente” quasi 400 euro di affitto al mese, “e ho tutto il diritto di vivere tranquillamente e di non dovermi adattare a uno stile di vita lontano dal mio e da quello degli italiani”. E’ lo sfogo che Angela, una pensionata di Stanghella, nella bassa padovana, ha affidato al Mattino di Padova.

Lei vive da anni in quella casa, a due passi dal centro. Ma da due settimane nel suo condominio sono arrivati sei richiedenti asilo nigeriani, seguiti dalla Eleison di Albignasego.

“Non sono razzista – ha confidato l’anziana – e non posso nemmeno dire che questi ragazzi siano maleducati: semplicemente hanno uno stile di vita troppo diverso dal nostro ed è ingiusto che, a 74 anni e con un affitto da versare ogni mese nonostante una pensione minima, sia io a dovermi adattare”. Il tema è scottante. Anche perché l’anziana racconta dei disagi a cui è quotidianamente costretta, “mi sembra un incubo“.

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“Cucinano ai fornelli a tutte le ore senza arieggiare i locali, provocando odori nauseabondi anche all’interno del mio appartamento… Non hanno alcun rispetto per gli orari, e poca cura dell’igiene condominiale”. Condominio dove i vicini dell’anziana si sono rapidamente allontanati: chi traslocando, chi scegliendo di vivere altrove. E lei si trova sola. Ha anche protestato con il sindaco, minacciando di arrivare allo sciopero della fame. “Avrò pure io diritto a vivere la mia vecchiaia in tranquillità, senza incubi notturni e ansie quotidiane?“.

Intanto l’abusivo al Quirinale vive la sua vecchiaia nel lusso, mentre il suo governo non eletto e come lui nominato da un parlamento incostituzionale, impone agli altri la ‘diversità’.

Vi sembra normale, che gli anziani italiani siano costretti a convivere, forzatamente, con questa orda di barbari, solo perché degli abusivi al governo hanno deciso che i clandestini nigeriani sono profughi da quando c’è la guerra in Siria? Siamo governati non da dementi, pur se lo sono, ma da veri e propri criminali politici, che il popolo tradito deve processare.