Profugo spacciatore finisce ai domiciliari in hotel

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Era stato accolto in Val Susa come rifugiato di guerra “per motivi umanitari” e, dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno, ha scelto di fuggire a Vicenza per spacciare droga. Mercoledì la polizia municipale della città veneta ha fermato in piazza Asiago, a Thiene, il 23enne nigeriano Osesumhen Destiny Ibhawoh: aveva con sé 8 dosi di cocaina e 12 di eroina, nascoste in un fazzoletto dentro gli slip. Grazie alle telefonate che continuavano ad arrivare sul suo cellulare durante il fermo, i vigili urbani sono riusciti a risalire ai vari clienti italiani dello spacciatore, che hanno confermato l’acquisto di droga dal rifugiato. L’operazione è stata avviata a seguito di varie segnalazioni ricevute dagli abitanti del quartiere, tra cui una mail inviata alla polizia municipale da una mamma preoccupata per le attività illecite che svolgeva il giovane nel parco cittadino.

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Durante le indagini, la polizia municipale ha scoperto che il giovane nigeriano era arrivato a Vicenza proprio dalla Val Susa: in Italia dall’agosto 2015, era fuggito dalla cooperativa Liberi Tutti il giorno dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno “per motivi umanitari”. Giunto nel capoluogo veneto, si era poi dedicato alla vendita della droga e dormiva alla stazione ferroviaria. Giovedì mattina il giudice ha convalidato l’arresto per spaccio continuato di sostanze stupefacenti, imponendogli l’obbligo di dimora a Susa presso la cooperativa “Liberi Tutti”, che da tempo si occupa in valle e nel torinese dei progetti di accoglienza per i rifugiati. Che spacciano.