Dopo molotov parla titolare: “Non ospiterò mai in hotel i profughi”

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È un simpatizzante leghista della prima ora, anche se non risulterebbe iscritto al Carroccio, Valerio Ponchiardi, il titolare dell’albergo di Vobarno, nel Bresciano, dove sono esplose due molotov per protesta con il possibile arrivo di 35 profughi nella struttura. Lo hanno spiegato all’Ansa alcuni compaesani di Ponchiardi che hanno anche precisato che “fino a pochi giorni fa fuori dall’albergo Eureka erano esposte alcune bandiere della Repubblica di Venezia”.

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Nei giorni scorsi al sito internet locale Vallesabbia News Valerio Ponchiardi aveva spiegato di non voler trasformare il suo albergo in centro profughi. “Se arrivano dei profughi è contro la mia volontà e vuol dire che la struttura mi è stata requisita in quanto non ho firmato alcun accordo”.

L’Ansa è ormai a livello di “me l’ha detto mio cuggino“. Comunque sia, a prte la parte su “è leghista me l’ha detto mio cuggino”, bene apprendere che il titolare conferma, come del resto già scritto, che non intende concedere l’hotel e che, se accadrà, sarà per una requisizione.

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E’ evidente che chi ha agito non l’ha fatto contro il titolare, ma per scongiurare la requisizione.

Quindi non l’hotel, la prefettura.