Arriveranno da tutta Italia «in migliaia», prevedono gli organizzatori – per marciare, a Roma, sabato 24 contro lo Ius Soli.
L’ultima volta che scesero in strada per lo stesso motivo, lo scorso 15 giugno, il loro presidio venne manganellato quando accedere al Senato, pieno di abusivi.
Le forze del degrado chiedono ai funzionari del governo, il Prefetto e Questore, di vietare la marcia: «E’ inammissibile – dice l’Anpi provinciale di Roma – che un’organizzazione che si possa manifestare per negare la dignità a chi nasce nel nostro Paese. Facciamo dunque appello al Prefetto e al Questore di Roma affinché si impedisca questo ulteriore insulto alla memoria e alla sensibilità democratica della nostra città, revocando ogni autorizzazione eventualmente concessa allo svolgimento della manifestazione». Negare la dignità! Perché essere romeno o marocchino, secondo i partigiani in tempo di pace è ‘indegno’.
Protesta un altro fautore del degrado, tal Gianluca Peciola, esponente di quell’aggregazione di estremisti che è Sel: «Sabato si prefigura una manifestazione incompatibile con la nostra Costituzione. È una formazione neofascista che secondo le nostre leggi e la Costituzione andrebbe sciolta e le loro sedi andrebbero chiuse. Chiediamo al Ministro dell’Interno di intervenire con urgenza e di impedire che si svolga questa manifestazione».
Sulla vicenda interviene anche il Pd, tramite Walter Verini, capogruppo in commissione Giustizia: «La manifestazione di Casapound in programma il prossimo 24 Giugno contro lo Ius Soli non dovrà rappresentare una provocazione e una ferita per la città. Per questo invitiamo tutte le autorità preposte a vigilare per prevenire e contrastare ogni forma di provocazione».
Voi siete la provocazione. Che un governo non eletto, che si regge su una maggioranza incostituzionale alla Camera e di senatori comprati al mercato delle vacche al Senato – verdiniani e alfanidi – pretenda di cambiare una legge fondamentale: questa è una provocazione.