PROFUGHI PESTANO A SANGUE DISABILE CHE SOCCORREVA SENZATETTO AGGREDITO

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Tre profughi arabi hanno picchiato brutalmente un disabile in Svezia, per punirlo a causa del suo “razzismo”
I tre “rifugiati” stavano tentando di rubare il portafogli ad un senzatetto, nella stazione ferroviaria di Gävle, quando un altro uomo, disabile, è intervenuto in soccorso della vittima.

L’uomo handicappato è stato preso a calci e pugni, mentre i migranti urlavano che tutto questo avveniva per colpa della “guerra ai musulmani”, e del fatto che tutti gli svedesi sono “razzisti”.

“Io sono un musulmano, fanculo gli svedesi”, urlava uno dei profughi durante il brutale pestaggio.

Dopo l’assalto, i migranti si sono rivolti ad un’altra vittima, un ragazzino di 17 anni che hanno molestato e umiliato prima di rapinarlo.

Ad uno dei colpevoli, un marocchino di 32 anni, era stato rifiutato l’asilo nel 2010, ma fu poi concessa la residenza permanente dopo che aveva sposato una donna con cittadinanza svedese. Quindi niente espulsione.

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I pubblici ministeri volevano espellere un altro degli assalitori, 45 anni, cittadino francese per ius soli, ma la corte distrettuale ha stabilito non c’era “nessun motivo sufficiente per l’espulsione”.

Il terzo immigrato, un algerino, ha ricevuto la pena più ‘alta’, 1 anno e 4 mesi di carcere. Gli altri due saranno liberi in meno di un anno.

Forse i migranti avevano appena sentito uno dei più famosi giornalisti della Svezia, che ha recentemente affermato che gli svedesi non dovrebbero celebrare la loro festa nazionale perché farlo sarebbe razzista.

Il fanatismo per il Multiculturalismo ha portato la Svezia ad avere ormai intere aree delle città più grandi che sono divenute enclaves etniche, stati stranieri con proprie leggi e proprie ‘polizie’, dove si applica la Sharia. Ghetti islamici dove non possono entrare i non-musulmani.

Un nuovo studio recentemente ha rivelato che il 90% delle sparatorie in Svezia sono responsabilità di immigrati.