Marco Prato, l’aguzzino gay del povero Luca Varani, l’ha fatta finita e si è tolto la vita nel carcere di Velletri all’una e dieci di questa notte. Così finisce la storia del pervertito della movida gay di Roma.
Era arrivato nella casa circondariale da poco tempo: in precedenza era detenuto nel carcere romano di Regina Coeli.
Di fatto Prato aveva scelto il rito ordinario per il suo processo. Una scelta diversa rispetto all’altro ragazzo, Manuel Foffo, che con l’accusa di omicidio ha scelto invece il rito abbreviato ricevendo una condanna a 30 anni.
Da tempo Prato ribadiva la sua innocenza affermando di essere succube di Foffo. Durante le indagini i due si sono accusati a vicenda.