San Potito, in Irpinia, era un piccolo comune italiano come tanti. Fino a quando il governo ha deciso di inviare in loco una trentina di cosiddetti profughi. Da allora è scoppiata un’epidemia di Tubercolosi.
Nonostante questo, in una sorta di fanatismo e assaggio di quello che aspetta a tutti noi, il commissario prefettizio La Montagna ha annunciato l’arrivo di altri 20 cosiddetti profughi.
Usano bus con migranti, ragazzini italiani contagiati da Tubercolosi
Sono ormai diversi i casi di tubercolosi registrati nelle ultime settimane, con epicentro del focolaio il centro profughi. Così ieri la comunità è scesa in piazza per un presidio che potrebbe diventare permanente per sconngiurare l’arrivo di altri coloni, potenzialmente infetti. Insomma, il malcontento è tanto e i cittadini si dicono pronti alle barricate.
Intanto uno dei migranti è ricoverato nel reparto di malattie infettive del Moscati. Il primario Acone sta effettuando ogni esame necessario. Febbre alta e tosse i sintomi principali dell’infezione. In paese è allarme.