Bologna: terrorista Youssef aveva un contatto in aeroporto, un altro ‘nuovo italiano’

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UN ITALIANO PER IUS SOLI, QUELLA PARTE CHE GIA’ ESISTE NELL’ATTUALE LEGGE SULLA CITTADINANZA. IMMAGINATE COSA ACCADRA’, QUANDO APPROVERANNO QUELLA IN SENATO

Emerge un nuovo particolare inquietante sull’attentato che il 4 giugno scorso ha insanguinato il London Bridge facendo 8 morti e decine di feriti.

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Il ‘nuovo italiano’ Youssef Zaghba, era transitato diverse volte per l’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, prima per recarsi in Turchia e quindi anche per raggiungere l’Inghilterra. Ora si scopre che lì aveva un complice. S

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Sull’Ipad di Zaghba è stato trovato il contatto di un dipendente dello scalo aeroportuale felsineo. Anche lui un giovane ‘nuovo italiano’ per Ius Soli (già oggi dopo i 18 anni diventi italiano) di origine marocchina sui vent’anni, attenzionato dalle autorità. Lavora in aeroporto: perché ha la cittadinanza. Moltiplicate tutto questo per 800.000 dopo lo Ius Soli.

E’ evidente che è tutto il sistema europeo di immigrazione che deve essere smantellato: gli immigrati non possono vivere tra noi. Soprattutto è impensabile che guidino o lavorino nell’ambito di bus, navi o aerei. Per non parlare della sicurezza pubblica: polizie o eserciti. Sempre che vogliamo sopravvivere come civiltà. Invece il governo abusivo vuole esaltare l’allarme rendendoli italiani.