Sartori contro Ius Soli: “Italia non è Paese meticcio”

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Giovanni Sartori, storico politologo, e unica testa pensante a scrivere come opinionista sul Corriere della Sera – interessanti le sue analisi sulla demografia – scrisse oggi, 4 anni fa, un articolo contro lo Ius Soli.

“Nata in Congo, si è laureata in Italia in medicina e si è specializzata in oculistica. Cosa ne sa di integrazione, di ius soli e correlativamente di ius sanguinis?”.

“La brava Ministra ha anche scoperto che il nostro è un Paese meticcio. Se lo Stato italiano le dà i soldi si compri un dizionarietto, e scoprirà che meticcio significa persona nata da genitore di razze (etnie) diverse. Per esempio il Brasile è un Paese molto meticcio. Ma l’Italia proprio no. La saggezza contadina insegnava moglie e buoi dei paesi tuoi. E oggi, da noi, i matrimoni misti sono in genere ferocemente osteggiati proprio dagli islamici. Ma la più bella di tutte è che la nostra presunta esperta di immigrazione dà per scontato che i ragazzini africani e arabi nati in Italia sono eo ipso cittadini integrati”.

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Sartori contro la congolese: “l’Italia non è un paese meticcio, l’integrazione non esiste”

Poi sull’impossibilità dell’integrazione: “Questa è da premio Nobel. Mai sentito parlare, signora Ministra, del sultanato di Delhi, che durò dal XIII al XVI secolo, e poi dell’Impero Moghul che controllò quasi tutto il continente Indiano tra il XVI secolo e l’arrivo delle Compagnie occidentali? All’ingrosso, circa un millennio di importante presenza e di dominio islamico. Eppure indù e musulmani non si sono mai integrati. Quando gli inglesi dopo la seconda guerra mondiale se ne andarono dall’India, furono costretti (controvoglia) a creare uno Stato islamico (il Pakistan) e a massicci e sanguinosi trasferimenti di popolazione. E da allora i due Stati sono sul piede di guerra l’uno contro l’altro”. “Più disintegrati di così si muore”.