Ferrara: le case popolari ora vanno ai profughi, italiani esclusi

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«PERCHÉ escludere a priori gli italiani?». A chiederselo è Matteo Fornasini, capogruppo comunale di Forza Italia, che dopo la lettera arrivata al nostro giornale di Enrico Gherardi (il lettore parlava di ‘casta africana’ nelle ex case popolari), chiede maggiore chiarezza in merito, con una interpellanza al sindaco e all’assessore per i servizi alla persona.

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OGGETTO della questione è la palazzina di via Masaniello al Barco, ex casa popolare Erp, ora gestita da Asp e casa per alcune famiglie non residenti. «La Regione – spiega Matteo Fornasini – assegna risorse per ristrutturare immobili comunali, ma questi sono vincolati ad ospitare profughi e persone straniere già all’interno del circuito dell’accoglienza». Secondo il capogruppo di Forza Italia, però, «tale alloggio è assegnato direttamente a persone straniere», nonostante alcuni ferraresi avessero manifestato interesse a ottenere l’assegnazione dell’immobile. «Per me è una situazione discriminatoria – commenta Fornasini, ricordando che si tratta di soldi derivanti dalle tasche degli emiliano-romagnoli – ci sono tanti italiani che chiedono alloggi popolari e poi veniamo a sapere che è previsto solo per accogliere i profughi? Un conto è restaurare, ma con i nostri soldi deve essere almeno a tutti, altrimenti diventa un servizio ingiusto e iniquo, discriminatorio».

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INCONCEPIBILE per Matteo Fornasini, che non esista una via preferenziale per tutelare i cittadini. «Più di 150 famiglie di italiani sono in lista d’attesa a Ferrara, per i profughi invece il canale è sempre preferenziale. In regioni come la Liguria ci sono meccanismi per aiutare gli italiani, anche a Ferrara avevamo proposto un bonus per chi risulta residente da più tempo ma la nostra proposta fu bocciata. In altre città come Cento e Bondeno, ma anche la più di sinistra Argenta, ha introdotto questo meccanismo, noi no e non si capisce perché».