Bergoglio e Mattarella si spartiscono i clandestini – FOTO INCONTRO

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UN TEMPO C’ERANO I SEPOLCRI IMBIANCATI, OGGI CI SONO DIRETTAMENTE LE MUMMIE – Bergoglio si è recato all’ex sfarzosa dimora dei Papi al Quirinale per un incontro con l’abusivo Sergio Mattarella. I due hanno subito parlato del tema che più li eccita: l’immigrazione. “Viviamo tuttavia un tempo nel quale l’Italia e l’insieme dell’Europa sono chiamate a confrontarsi con problemi e rischi di varia natura, quali il terrorismo internazionale (non nomina mai il termine ‘islamico’ ndr), che trova alimento nel fondamentalismo; il fenomeno migratorio, accresciuto dalle guerre (la guerra in Siria causa la partenza dei senegalesi e dei nigeriani, ovvio) e dai gravi e persistenti squilibri sociali ed economici di molte aree del mondo; e la difficoltà delle giovani generazioni di accedere a un lavoro stabile e dignitoso, ciò che contribuisce ad aumentare la sfiducia nel futuro e non favorisce la nascita di nuove famiglie e di figli”. Non lo sfiora l’idea che la presenza di immigrati sia decisiva nel limitare la nascita di nuove famiglia, visto che si succhiano tutte le risorse e ingolfano mercato del lavoro e immobiliare.

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Vive in un mondo tutto suo: “Mi rallegra però rilevare che l’Italia, mediante l’operosa generosità dei suoi cittadini e l’impegno delle sue istituzioni e facendo appello alle sue abbondanti risorse spirituali, si adopera per trasformare queste sfide in occasioni di crescita e in nuove opportunità”.
“Per quanto riguarda il vasto e complesso fenomeno migratorio, è chiaro che poche nazioni non possono farsene carico interamente, assicurando un’ordinata integrazione dei nuovi arrivati nel proprio tessuto sociale. Per tale ragione, è indispensabile e urgente che si sviluppi un’ampia e incisiva cooperazione internazionale”. “Il modo col quale lo Stato e il popolo italiano stanno affrontando la crisi migratoria, insieme allo sforzo compiuto per assistere doverosamente le popolazioni colpite dal sisma, sono espressione di sentimenti e di atteggiamenti che trovano la loro fonte più genuina nella fede cristiana, che ha plasmato il carattere degli italiani e che nei momenti drammatici risplende maggiormente”.

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Anche l’abusivo si è soffermato sul tema: “Un esempio – che è al contempo grido di sofferenza e voce di speranza – è rappresentato dal dramma dei migranti. Governarlo richiede un comune impegno da parte della comunità internazionale, dei Paesi di provenienza e transito, di quelli di approdo e – per quanto ci riguarda più da vicino – dell’intera Unione Europea. I problemi, i grandi problemi di questa epoca, se affrontati con un approccio inadeguato e angusto e con scarsa lungimiranza, rischiano di travolgerci. Ciascuno, nei suoi comportamenti quotidiani, le istituzioni nella loro azione e i Paesi tutti, possono ottenere risultati soltanto se decidono di agire insieme”.