Treviso: parrocchia organizza corsi di Arabo per bambini

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SANTA LUCIA – La parrocchia di Santa Lucia e Sarano, Treviso, è da tempo sede di collaborazionismo all’invasione, finita come altre parrocchie italiane nel business lucroso dell’accoglienza dei giovani maschi africani, nuovi membri per un certo tipo di preti.

Ora, ha organizzato dei “Corsi di avvicinamento alla lingua araba”. Nella canonica erano già stati ospitati dei sedicenti profughi attraverso la famigerata Caritas. Adesso, come forma di avvicinamento all’Islam dei bambini, il Circolo Noi di Sarano con la collaborazione dell’associazione “Fin da Piccoli… Farfalle”, ha previsto sei incontri in cui una insegnante madrelingua darà lezioni di arabo nell’oratorio. Del resto i peggiori estremisti comunisti sono stati educati in collegi cattolici, in futuro avremo tanti piccoli kamikaze.

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I corsi potranno essere sia per bambini che per adulti e saranno divisi in fasce d’età. In questi giorni sono state aperte le iscrizioni, si dovrà devolvere una quota che andrà a coprire le spese per la docente. La parrocchia metterà a disposizione gratuitamente il proprio oratorio di Sarano. Presto, in Italia, si dirà al posto di ‘parli arabo?’, ‘parli italiano?’.

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Mentre a Santa Lucia ha suscitato le perplessità del sindaco Riccardo Szumski. «Sono figlio di un polacco e di una santaluciese e sono nato in Argentina – ha scritto ieri Szumski sui social – papà mi ha sempre e solo insegnato una cosa: nel paese in cui sei ospite sii fiero di dove vieni, ma rispetta le regole e gli usi del posto e cerca di integrarti. Francamente questa iniziativa mi sembra avere un approccio del tutto diverso, anzi opposto». Senza contare che una cosa è avere un padre polacco, un’altra averne uno arabo. Youssef e Ismail insegnano.