Nomadi marciano su Roma, occupato assessorato: “Vogliamo campeggio” – VIDEO

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Scatenati. Sobillati da Amnesty International, che giorni fa ha denunciato l’Italia per il “trattamento inumano dei Rom’, i Nomadi residenti – controsenso – a Roma hanno attuato una protesta plateale nei confronti della chiusura dei campi rom. Non sono sufficienti gli 800 euro a testa promessi dalla Raggi.

E allora, poco fa hanno marciato in massa verso l’assessorato alle politiche sociali di Roma Capitale, contrari all’ ipotesi di perdere il Camping River, centro che dovrebbe chiudere a fine mese. I nomadi, insomma, che rivendicando il loro diritto alla casa, avrebbero minacciato di marciare fino al Campidoglio nel caso in cui l’amministrazione non trovasse una soluzione. Voglio casa e campeggio.

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Interviene anche la famigerata Nazione Rom, che in una nota minaccia: “Chiediamo al Sindaco un immediato incontro con la nostra associazione, le associazioni di rappresentanza Rom, Sinti, Caminanti ed i delegati del Camping River. Venga convocato il Tavolo previsto dalle normative e garantita una immediata soluzione abitativa per i 120 nuclei familiari. I soldi ci sono: 3,8 milioni di euro”.

Uno zingaro che gozzoviglia in Italia da 10 anni ha dichiarato all’agenzia Dire: “Siamo stati ingannati tante volte. Si parla di sgomberi, ma prima vogliamo un’alternativa. Non lasciamo il campo senza alternative. Se mandano tutti in strada c’è il rischio che aumenti la delinquenza. E qui abbiamo anche dei disabili: chi deve fare la dialisi, chi ha la sindrome di down, chi ha la dislessia, c’è anche un bimbo sordomuto”. Deve essere quello che portano ai semafori: non hanno vergogna.

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