PROTESTANO CONTRO STRAGI ISLAMICHE BRUCIANDO CORANO, ARRESTATI – VIDEO

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Ormai è evidente. Nel Regno Unito si applica la Sharia. Non si può definire altrimenti l’arresto di due giovani uomini. Colpevoli, secondo la psicopolizia locale, di avere bruciato un Corano in ‘ritorsione’ alle stragi islamiche di Manchester e Londra.

Ora, in una società laica e libera, bruciare un libro, qualsiasi libro, non può essere reato. Perché in una società libera, non esistono libri ‘sacri’. Possiamo discutere sul fatto che sia, o meno, un’azione di cattivo gusto, non certo un reato. Avessero bruciato una moschea, sarebbe stato comprensibile, anche se i patrioti lo considerano un gesto di resistenza all’invasione islamica. Ma bruciare quattro pagine di un libro dettato da un dio inesistente ad un individuo mentalmente disturbato, nel quale si legge di sterminare gli infedeli, proprio come hanno fatto a Londra e Manchester, non può essere reato. E’ un gesto di disobbedienza civile rispetto ad una religione incivile.

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Ancora più significativo della sottomissione britannica all’Islam, il fatto che molti media non pubblichino il video – terrorizzati – e altri lo facciano con avvertenze, come se fosse la scena di uno stupro o un crimine efferato:

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