Spacciatori sgomberati da palazzine occupate protestano, sassi contro agenti – VIDEO

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I senegalesi sfrattati dalle palazzine che occupavano abusivamente, hanno assediato la piazza del Comune per manifestare il loro malcontento. È accaduto ieri mattina quando una cinquantina di ex residenti del “ghetto” di via Ariosto, sgomberato mercoledì durante un blitz, hanno raggiunto piazza Diaz lamentando in particolare la perdita dei loro effetti personali. La droga.

La protesta è avvenuta al termine della conferenza stampa convocata dal primo cittadino Francesco Maragno per illustrare tutte le fasi che hanno portato allo sgombero, partendo proprio dalle ordinanze firmate dal primo cittadino a ottobre e novembre del 2016 dopo l’accertamento delle precarie condizioni igienico-sanitarie dei 48 appartamenti e della loro instabilità strutturale.

Una manifestazione finita quando gli esponenti della cosiddetta comunità senegalese – spacciatori e abusivi – hanno abbandonato il campo, per spostarsi sul lungomare e accamparsi sulle aiuole a pochi passi dalle loro precedenti abitazioni.

Uno sgombero sul quale proprio ieri il deputato di Sinistra Italiana Giovanni Paglia ha depositato un’interrogazione parlamentare.

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Prima dello sgombero dei senegalesi dal ghetto di via Ariosto, a Montesilvano, la squadra mobile di Pescara ha arrestato diversi spacciatori che operavano in quel contesto. Tra le motivazioni del blitz infatti non c’è soltanto la pessima condizione igienico sanitaria delle palazzine, ma anche il proliferare della criminalità.

E oggi, alcuni di questi delinquenti hanno cercato di rientrare negli alloggi e poi hanno aggredito i carabinieri che cercavano di fermarli.

Dopo questo episodio un cittadino della Guinea e un senegalese, in Italia senza fissa dimora, sono stati arrestati nella notte dagli uomini dell’Arma. I due erano in compagnia di una ventina di africani che verso l’una e trenta di notte hanno forzato i muri realizzati dopo lo sgombero nelle abitazioni di via Ariosto e sono entrati nel complesso per riprendersi i propri oggetti. Quando sono arrivati i carabinieri, che hanno chiesto il supporto della polizia per fronteggiare il gruppo, gli stranieri hanno cominciato a lanciare degli oggetti. Due di loro sono stati arrestati e sono finiti in camera di sicurezza. Gli altri sono stati allontanati.

Il PD sta creando ghetti. I teste di nulla delle Ong pensano che una volta sbarcati svaniscano in un paradiso di latte e miele.