Sardegna colonizzata da africani, decine di hotel trasformati in centri profughi

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Proteste anche ad Olbia, dove l’ex Hotel Savoia, nella periferia della città, è stato destinato ad ospitare immigrati: “Siamo contrari a simili progetti di accoglienza indiscriminata per la quale, oltretutto, manca una trasparente informazione sia per il numero esatto di ospiti sia per la loro età, genere e provenienza – ha commentato Dario Giagoni, coordinatore provinciale del nord Sardegna del movimento Noi con Salvini – Non è accettabile che in tempo di difficoltà economica per moltissime famiglie sarde e olbiesi, vengano creati luoghi volti ad ospitare per lunghi periodi persone straniere con vitto e alloggio garantito; tutto questo senza essere nemmeno rifugiati conclamati dalle apposite commissioni di riconoscimento”.

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Il Movimento sta programmando un’intensa attività di mobilitazione di protesta con presidi e raccolte firme: “Creano trattamenti di disparità sociale e minano la sicurezza della popolazione residente”, ha detto Paola Flauto, responsabile di NcS per Olbia.

“Olbia è già una città caratterizzata da un elevato numero di stranieri e nuovi arrivi indiscriminati rischiano di far precipitare la situazione – ha aggiunto Giagoni – L’ex Hotel Savoia potrebbe essere un grave precedente per lo sviluppo del business di chi lucra sull’accoglienza dei migranti, con ricadute negative sia sulla popolazione limitrofa sia sul turismo per una maggior percezione di insicurezza e di degrado. L’area selezionata è infatti vicina al centro storico, in prossimità dello scalo aeroportuale e di esercizi commerciali”.