Marina realizza spot pro-invasione, scafisti di Stato

Vox
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Sdegnati per la concorrenza delle ONG, gli scafisti di Stato contrattaccano con pubblicità pro-invasione. Ed ecco quindi tal Rosario, sottufficiale pagato dai contribuenti per fare la crocerossina sulla nave della ‘Marina’, “Spica“, stringere orgogliosamente al petto una qualche bambina presa su qualche barcone. Non deve essere stato facile, visto che il 99 per cento di chi gli scafisti di stato ci portano in Italia sono maschi, e sono giovani.

Come si legge nel post su Facebook: ”ha smesso di piangere quando, ancora bagnata, l’ha presa in braccio”. Una fake news. Sarebbe stato rappresentativo del vostro lavoro, se Rosario avesse strinto tra le sue braccia un bel maschione africano di una ventina d’anni. Ma forse, anche in quel caso si sarebbe bagnato, vista la femminilizzazione in cui siete caduti.

Diciamo che questo sarebbe più attinente alla realtà, vero Rosario?

Abbiamo dei criminali politici che ci governano. Criminali che hanno come stella polare ogni politica che sia in contrasto con la volontà popolare.

Volontà popolare che disprezzano, tanto da avere già rinominato la democrazia come ‘populismo’: tutti i cambiamenti che il Sistema porta avanti, vengono sempre anticipati dalla distorsione semantica dei termini e del loro significato, ‘migrante’ docet.

E qui veniamo alla triste fine della nostra ex Marina Militare. Un tempo orgoglioso vanto del Paese, e oggi ridotta a propaggine degli scafisti nordafricani coi quali finirà per collaborare. Coi quali sta, de facto, già collaborando.

Del resto è la fine in cui è già incorsa da anni la ex Guardia Costiera, trasformata in una cooperativa di esaltati dell’accoglienza.

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I militari che un tempo combattevano per la Patria, sono ormai ridotti, anche per colpa loro, a fare da tassisti ai trafficanti e agli invasori. E se ne vantano. Almeno nelle alte sfere, tutti quei petti gonfi di medagliette raccolte in tempo di pace.

Svolgono il compito di accompagnare in Italia chi oggi, e ancora di più un domani, ruberà il lavoro dei loro fratelli, le case popolari dei loro genitori e, magari, stuprerà le loro figlie.

Un destino triste, non c’è che dire.

Eppure, c’è un ‘eppure’: è vero che sono militari, e che devono ubbidire agli ordini superiori – stessa difesa di Priebke tra l’altro – ma questi sono ordini suicidi. Sono ordini di una classe politica marcia e illegittima. Di un governo privo di una qualsivoglia copertura democratica, che vuole imporre alla popolazione, delle politiche alle quali è ferocemente contraria secondo tutti i sondaggi. E allora ci si chiede se, in fondo, i nostri militari potrebbero avere uno scatto d’orgoglio e dire no. No a questa degradazione delle loro funzioni. No a questa svendita della Nazione a scafisti e trafficanti.

Questo avrebbe delle conseguenze. Ma ove fosse un rifiuto ampio, una ribellione, questo governo non avrebbe la forza di imporre la propria volontà. Rifiutate di portare le vostre navi e di trasformarvi in marionette degli scafisti, rimanete nei porti. Disobbedite agli ordini di esseri inetti come Alfano e Renzi. Esseri che non hanno alcuna legittimità di governo: perché nessuno li ha mai eletti. Perché il loro governo abusivo e pieno di indagati, sopravvive grazie ad una maggioranza incostituzionale alla Camera dei Deputati, e grazie all’osceno mercato di senatori messo in atto da fratello Verdini.

Fatelo per l’Italia e per voi stessi.

Siamo purtroppo consapevoli che questa supplica sia destinata a cadere nel vuoto. Ci vorrebbe, per seguirla, un coraggio che non avete. Un amore per la Patria che non avete. Chi ce l’ha, è prigioniero in India.

I politici vi hanno già umiliati, consegnando due di voi ad un governo straniero. E non esiteranno a fare lo stesso in un’altra occasione, qualora si presentasse. Vi consegneranno ai governi libico o tunisino, ove accadesse un incidente che vedesse morire dei clandestini, statene certi. Questa classe politica ha tradito, deve essere rimossa. I suoi ordini sono senza valore.

Ma voi, avete valore? E’ rimasta, dentro di voi, la dignità che viveva nei militari della Marina fino a pochi anni fa?