Sudafrica, lo sterminio dei bianchi continua: Hannah rapita, stuprata e massacrata a morte

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Hannah Cornelius è l’ennesima vittima del silenzioso genocidio che sta sterminando la popolazione bianca del Sudafrica, dopo lo smantellamento dell’Apartheid. Imposto dalle nazioni occidentali, le stesse che un giorno vivranno lo stesso dramma (che lo stanno già vivendo). La ragazza di 21 anni è stata rapita dalla solita banda di Neri, massacrata di botte, rapinata, stuprata e uccisa.

Sono stati arrestati i quattro componenti del branco. Nel video in alto la loro fuga.

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Quello che accade in Sudafrica è un promemoria a quello che potrebbe accader da noi entro pochi decenni, visto il ritmo di riproduzione africano. Per chi non conoscesse la storia sudafricana, è utile ripetere quanto detto da Blondet: i boeri non sono stati colonizzatori di terre altrui, ma di terre vuote. Furono semmai gli inglesi a rubare le terre ai locali. Quindi non siamo in presenza di una reazione al colonialismo, ma di una guerra di sterminio razziale contro la minoranza bianca. Qui, per ora, chiedono ‘diritti’. Appena saranno abbastanza, si prenderanno i nostri, diritti. Poi ci stermineranno. Perché non esiste convivenza tra popolazioni ontologicamente diverse sullo stesso territorio: una vive, l’altra muore.

Il fratellino autistico di Hannah sta ancora chiedendo alla mamma “quando torna Hannah?”. Non tornerà più. Anche questa è l’integrazione.