Un musulmano ha intentato una causa da ben 100 milioni di dollari contro la catena di fast foof Little Caesars. Non per qualche tipo di avvelenamento ma perché, afferma l’islamico, ha ricevuto e consumato una pizza con carne di maiale a sua insaputa. Il tutto è avvenuto a Dearborn, nel cosiddetto ‘Michiganistan’, zona del Michigan ad alta concentrazione islamica. Dearborn è la prima città americana a maggioranza musulmana.
Mohamad Bazzi, questo il nome del fanatico pakistano, aveva ordinato una pizza halal ma ne avrebbe ricevuta una con fettine di salame. Quindi l’odiato maiale. La scatola per pizza che ha ricevuto era etichettata “halal”, secondo la denuncia. La moglie di Bazzi ha scoperto che il salame era di maiale perché lei si è convertita all’Islam, prima era di fede cattolica.
“Non hanno alcun riguardo per le convinzioni religiose delle persone”, ha affermato Majed Moughni, l’avvocato del musulmano, che poi ha anche affermato: “Questa è una violazione della fede musulmana. Non si può distribuire maiale usando un’etichettatura erronea come halal e farla franca. Questo dimostra che l’America non funziona. Una società da miliardi di dollari non può farla franca.”
“Little Caesars nutre i suoi clienti di tutte le religioni e le culture, e le comunità in cui operiamo sono molto importanti per noi”, ha detto l’ufficio stampa della catena con tono sottomesso.
Non si possono trattare le fisime religiose come si trattano casi di avvelenamento. Se la tua ossessione ‘religiosa’ ti impedisce anche solo di entrare in contatto per errore con carne di maiale, allora non puoi vivere in una società occidentale. Devi tornare a casa tua.