Clandestini, nessun emendamento fermerà il business immigrazione

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Migranti, stop al business immigrazione: primo sì alla norma “anti-coop”

Così titola un articolo de il Giornale:

Che il sistema fosse malato, lo si sapeva da tempo. Le cooperative che gestiscono l’accoglienza dei migranti, infatti, non sono obbligate in alcun modo a rendicontare le spese che sostengono.

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Cosa significa? Che quando vincono il bando per l’accoglienza, ricevono la cifra stabilita dallo Stato (intorno ai 35 euro al giorno per immigrato) e poi nessuno si occupa di controllare quanto effettivamente spendono.

Ed è qui che, secondo Fratelli d’Italia, si gioca la partita per combattere il “business dell’immigrazione”. Battaglia che oggi ha segnato una vittoria per il centrodestra. La commissione Bilancio della Camera ha infatti approvato un emendamento alla manovra proposto da FdI e che obbligherà le cooperative a rendicontare tutte le spese sostenute per l’accoglienza. “Vittoria! – scrive Giorgia Meloni su Facebook – In Commissione Bilancio alla Camera è stata approvata, con un emendamento alla manovra, la nostra proposta “taglia-business” sull’immigrazione. Grazie a Fratelli d’Italia, le cooperative che si occupano dell’accoglienza degli immigrati saranno obbligate, da oggi, a rendicontare come spendono ogni singolo euro che ricevono dallo Stato italiano. Questo è un colpo mortale per chi pensava di poter lucrare sulla disperazione. Con la sua piccola pattuglia parlamentare Fratelli d’Italia ha reso un grande servizio all’Italia”.

A presentare la proposta è stato Giovanni Donzelli, coordinatore dell’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia. Che commenta con soddisfazione l’approvazione dell’emendamento: “Abbiamo raccolto lo spunto di alcune associazioni no-profit che si occupano in modo serio e responsabile dell’accoglienza immigrati e mal sopportano, dunque, una normativa che premia i furbi e penalizza chi è trasparente – sottolinea Donzelli – un sistema che fino ad oggi ha consentito alle cooperative e agli altri soggetti di incassare fiumi di denaro pubblici, senza il bisogno di alcuna rendicontazione, che ha prodotto un meccanismo senza scrupoli per lo sfruttamento della tratta degli esseri umani”. Poi aggiunge: “Non siamo urlatori irresponsabili che soffiano sulle paure – prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia – abbiamo dimostrato che siamo gli unici capaci di lavorare per portare ad un cambiamento tangibile. Dopo la sua approvazione finale in aula vigileremo perché al provvedimento venga data concreta attuazione e per scongiurare ogni scappatoia – conclude Donzelli – siamo convinti che fermare il business dell’accoglienza potrebbe rallentare anche la corsa delle navi Ong all’importazione di clandestini in Italia”.

Per carità, tutto molto giusto. Ma tutto inutile. Il problema non è quello che fanno illegalmente, ma quello che fanno ‘legalmente’. Il sistema è così corrotto che ormai è legale prendere clandestini a Tripoli e poi sistemarli in hotel a spese nostre. Tutto questo non si combatte con – giusti – emendamenti che controllano piccole irregolarità: per smontare il business si deve abbattere il Sistema che traffica africani dalla Libia all’Italia. E il primo passo è abbattere il governo abusivo.