Manchester, strage ragazzine finanziata grazie ad ex detenuto Guantanamo

Vox
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La verità è amara e anche sconvolgente. La strage dei ragazzini di Manchester è stata finanziata, infatti, anche grazie ai soldi del governo e dei contribuenti inglesi.
La trama di questo tragico paradosso ruota attorno a Ronald Fiddler, alias Jamal Al Harith, un jihadista di Manchester finito a Guantanamo, liberato nel 2004 per volontà di Tony Blair, rimborsato dal governo inglese con un milione di sterline, morto come kamikaze nel febbraio di quest’anno a Mosul.

Ex detenuto Guantanamo si fa esplodere in attentato

Nato Ronald Fiddler, 50 anni, cittadinanza britannica per Ius solim venne liberato su pressioni del governo Blair e ottenne, una volta libero, 1 milione di sterline di risarcimento per ‘violazione dei suoi diritti umani’. Su pressione e campagna delle solite Ong.

Nella foto che segue mentre testimonia, davanti al demenziale Consiglio d’Europa, sulle violazioni dei diritti umani a Guantanamo:

Al-Harith, who worked as a web designer for a time, was able to escape the UK in 2014 to fight with ISIS in Syria

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Chi è Ronald Fiddler, alias Jamal Al Harith:

Una fotografia pubblicata dal Times mostra al Harith assieme a Moazzam Begg, il fondatore di Cage a lungo testimonial di Amnesty International nelle campagne per la chiusura di Guantanamo. Prima uscirono i video di una serata dell’organizzazione umanitaria in cui, fra gli ospiti d’onore, c’era Anwar al Awlaki, il religioso yemenita-americano ispiratore di tanti attacchi terroristici. L’allora segretario generale di Amnesty, l’italiano Claudio Cordone, disse: “Begg e altri nel suo gruppo Cageprisoners hanno idee molto chiare sul ruolo del jihad in chiave difensiva. Queste idee sono antitetiche con i diritti umani? La nostra risposta è no”. Poi c’era stato il caso di Asim Qureshi, nuova guida di Cage. Non solo ha definito il decapitatore dell’Isis Jihadi John “un uomo magnifico”, ma un video ha anche mostrato Qureshi in una manifestazione all’ambasciata americana a Londra. Si vede Qureshi incitare “il jihad dei nostri fratelli e sorelle in Iraq, Afghanistan, Palestina e Cecenia”.

Al Harith presenziava alle conferenze stampa di Amnesty International: https://www.amnesty.org.uk/press-releases/guantanamo-bay-amnesty-international-uk-issues-new-declaration-national-conference

Destò scalpore il caso delle gemelle di origini somale partite da Manchester e giunte in Siria via Istanbul. Si trattava di due 16enni ”inglesi” che decisero di unirsi ai tagliagole dell’Isis. Il fratello maggiore delle “nuove europee” era già stato arruolato dai fondamentalisti che combattono Assad. Dalle prime indagini emerse che l’intenzione delle due ragazze, definite come ”estremamente religiose”, era quello di offrirsi in sposa ai jihadisti dell’Isis.

E’ evidente che la fantomatica integrazione esiste solo nella mente di persone poco informate. I discendenti degli immigrati conservano l’identità delle famiglie di origine e la cittadinanza non cambia questa situazione. Lo ius soli è una grande sciocchezza, gli europei non meritano di avere come concittadini questi fanatici la cui presenza è stata imposta da istituzioni poco democratiche.

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NOTA: 26/05/2017 – Ci hanno fatto notare che il titolo precedente poteva non essere da tutti compreso, lasciando intendere un finanziamento diretto di Amnesty Internationl per l’attentato: http://voxnews.info/2017/05/24/lattacco-finanziato-grazie-ad-amnesty-international-e-al-suo-segretario-italiano/
Ovviamente no, del resto l’articolo è lapalissiano, e ci sembrava chiaro il significato di un effetto, il finanziamento, derivante da una causa, la liberazione di uno dei terroristi islamici da Guantanamo, scarcerato anche grazie alle campagne di Amnesty (e quindi anche del suo segretario generale dell’epoca) e di altre ong islamiche. Comunque, perché risulti ancora più chiaro, abbiamo corretto il titolo e il link.