MANCHESTER E’ IL MONDO SENZA FRONTIERE DEI PIRLA DI MILANO: SONO TRA NOI

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Manchester è il mondo senza frontiere celebrato sabato scorso dalla marcia dei Pirla. Sperimentato dall’Inghilterra decenni prima di noi, e che ora dà i suoi frutti. Avvelenati.

La verità è che sono tra noi. Non serve andare a cercarli lontano, basta affacciarti dalla finestra: sono il compagno di scuola, il kebabbaro, il ‘nuovo italiano’.

L’immigrazione ha portato la guerra nel cuore dell’Europa (avreste mai pensato di utilizzare, dopo il ’43, un termine simile per il nostro continente?): i terroristi si muovono e sopravvivono solo nel loro mare. E il loro mare si chiama ‘immigrazione islamica’.

La realtà è che i governanti europei sono terrorizzati, impietriti difronte a quello che hanno creato. Sanno che l’unica soluzione al terrore islamico sarebbe l’eradicazione dell’immigrazione islamica dall’Europa: ma non sanno come fare. Non concepiscono una tale soluzione come fattibile, occorrerà, per farlo, una nuova classe politica, popolare e populista, che seppellisca questa oligarchia corrotta.

Gli effetti devastanti della politica delle porte spalancate sono ormai quotidiani. La strategia dell’invasione applicata dalla minoranza di fanatici che governa i paesi europei ha reso ‘normale’ stragi che un tempo sarebbero state impensabili.

Ma non è solo il terrorismo. C’è anche un ‘terrorismo quotidiano’, fatto di stupri e aggressioni da parte dei sedicenti profughi che sono, ormai, all’ordine del giorno. Non fanno nemmeno più notizia. Come non fa più notizia, il cibo che gettano via con disprezzo.

L’effetto più devastante è la trasformazione di interi quartieri delle nostre città in banlieus parigine. Non serviva un genio, a capire che traghettare africani, sarebbe stato come fare da taxi per le truppe di rinforzo delle bande di spacciatori nigeriani, gambiani, marocchini, tunisini, algerini e feccia simile. Sono tutti giovani, sono tutti maschi: cosa verrebbero a fare, in Italia, se non la manovalanza criminale?

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Ma il caos generato dalle politiche di colonizzazione non si ferma all’Italia. Dilaga in tutta Europa. Anzi: nel resto d’Europa è iniziato decenni fa.

Calais, ormai, è zona occupata. E’ zona di guerra: una sorta di Striscia di Gaza in piena Europa. L’Inghilterra non è più tale da almeno vent’anni.

Riverbera nella mente di chi studiato un po’ di Storia, il periodo immediatamente precedente alla Caduta dell’Impero.

Anche allora c’erano i barbari. Ma c’erano, soprattutto, i traditori interni. Quelli che aprono le porte per guadagni personali o per semplice impreparazione intellettiva. Se non vogliamo ‘cadere’, è di loro che dobbiamo occuparci: dei boldrini, dei renzi, dei blair.

Diranno che a compiere gli attentati sono stati cittadini europei, come italiano è, secondo loro, Ismail da Milano. Diranno che fermare gli sbarchi non serve, perché tanto sono già qui. Lo diranno, perché sono dei criminali. Degli idioti e dei criminali.

Perché i Pirla che hanno marciato a Milano, non sono solo dei pirla, la loro idiozia e il loro masochismo mette in pericolo vite. Sono persone incapaci di intendere e di volere, vanno interdette politicamente, perché ci stanno facendo massacrare.

Se prima potevamo sopportare questi individui bizzarri come un fatto di semplice molestia dell’intelligenza, ora non è più possibile, siamo in guerra. E allora è tempo di metterli davanti alle loro responsabilità, e renderli inoffensivi.