Unhcr a Libia: “Lasciate che migliaia detenuti salpino per Italia”

Vox
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Non è un caso che Unhcr abbia da anni un rappresentante italiano. L’Italia è nelle mire dei meticciatori globali: siamo il Paese occidentale meno compromesso, dobbiamo essere compromessi, perché il piano di africanizzazione prosegua. E poi l’Italia è di fatto il porto d’Europa, proprio davanti alla Libia, e nel 2011 abbiamo assistito prima alla caduta di Gheddafi e poi al colpetto di stato che ha cacciato l’ultimo governo italiano eletto: tutto per aprire il traffico attraverso politici abusivi gestiti dall’estero quali sono stati Monti e Letta, e quali sono Renzi e il marchesino Gentiloni.

Quindi non sorprende che l’attuale capo dell’Unhcr, l’italiano – sono tutti senza patria – Filippo Grandi, sia corso in Libia a perorare la liberazione delle migliaia di clandestini bloccati sui barconi prima che raggiungessero le navi Ong, dai centri di detenzione libici, perché salpino per l’Italia:

Head of UNHCR urges Libyan authorities to free all immigrants from detention centres

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Il piano di invasione deve procedere.  Senza contare che perdere uno dei propri uomini, che faceva da collegamento con il boss libico degli scafisti, deve essere stato per l’Unhcr e il suo capo motivo di disappunto:

SCANDALO ONG: BOSS DEGLI SCAFISTI AVEVA SUO UOMO SU NAVI MARINA ITALIANA

Ci vogliono distruggere.

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