ISMAIL ARRUOLATO DA UN PROFUGO LIBICO, SBARCATO IN SICILIA

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Sul caso di Ismail Hosni, il mezzosangue tunisino che ha accoltellato tre militari italiani alla stazione, si apre la caccia ad un profugo libico. Il migrante era stato arrestato per spaccio con Hosni lo scorso dicembre in Centrale e poi, ovviamente, liberato.

Secondo i primi risultati dell’inchiesta, il profugo avrebbe avvicinato il ragazzo, che conosceva e frequentava, verso l’estremismo islamico. L’amico di Hosni, già segnalato e controllato proprio per suoi legami con il terrorismo islamico, risulta essere transitato nel centro profughi Sant’Anna di Crotone e in altre strutture simili, ma in Sicilia. Insomma l’uomo è arrivato in Italia con tanti altri clandestini, a bordo di imbarcazioni delle Ong. Per questo trovarlo costituirebbe una vera e propria svolta per le indagini.

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E’ l’ennesimo caso dopo Anis Amri, il terrorista di Berlino abbattuto a Sesto San Giovanni, vicino alla sua moschea preferita: i terroristi islamici sono sui barconi. ISIS usa le Ong per sbarcare in Italia. Insieme a spacciatori, stupratori e fancazzisti.

Intanto Ismail nega: «Non sono praticante e non sono nemmeno musulmano!». Solo un amante dei video dello Stato Islamico. Come tanti altri giovani migranti.