Marcetta Milano conclusa da Grasso: “Chi nasce in Italia è italiano”

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QUANTOMENO DI CATTIVO GUSTO, DOPO L’ACCOLTELLAMENTO DELLA STAZIONE, MA ISMAIL SI SARA’ SENTITO SOLLEVATO

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“Sono qui per difendere la Costituzione”. Il presidente del Senato Pietro Grasso, come sempre se ne sbatte degli italiani, e si occupa solo di immigrati. Infatti lo ha detto alla manifestazione fancazzista di Milano ricordando che la Carta prevede l’accoglienza di chi non ha diritti garantiti nel suo Paese d’origine. Tipo i pakistani e i senegalesi. Ovviamente, tanto lui è mantenuto da decenni dai contribuenti italiani e da alcuni anni per dire inutilità.

“Chi è nato in Italia e studia in Italia è italiano”. Applauditissimo dai cuckold e dai clandestini questo passaggio, in cui il presidente del Senato Pietro Grasso, al termine del corteo a Milano, pone la questione del bisogno di una legge sulla cittadinanza facile.

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INTANTO SALA GIA’ PREGUSTA UN DECENNIO DI DEGRADO E DI STAZIONI FUORI CONTROLLO – Il tema dell’immigrazione “riguarderà le nostre vite per i prossimi decenni e io voglio essere un costruttore di ponti non di muri”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dal palco della manifestazione ‘Insieme senza Muri’. “Di fronte al tema epocale delle migrazioni non si può girarsi dall’altra parte. Vi prometto che non lo farò. Lavoro ogni giorno per costruire una grande Milano, ma questo non avrebbe senso se si perdesse l’anima solidaristica della città – ha concluso – io cercherò di fare Milano grande ma senza dimenticare la solidarietà”.