Nuove accuse per il profugo stupratore difeso dai Saviano

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I Carabinieri della Stazione di Villa Opicina hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere al profugo iracheno di 26 anni, Mekail Govand Qader, già detenuto al Coroneo perché responsabile della violenza sessuale consumata nei confronti di una studentessa 17enne alcuni giorni in un’area della Stazione ferroviaria. Si tratta del profugo difeso dai Saviano che ha dato il via alla querelle Serracchiani.

SINISTRA DIFENDE PROFUGO STUPRATORE: “RAZZISTI”

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Il provvedimento odierno si riferisce ad una rapina impropria denunciata da un minore e avvenuta lo scorso 10 aprile in Piazza Oberdan. Nella circostanza il ragazzo, mentre si trovava a passeggiare nel centro città, venne affrontato da un uomo che, dopo avergli sottratto cellulare e portafoglio, lo colpì al volto con un pugno e una testata, per poi minacciarlo con un coltello. Le immediate indagini svolte dai Carabinieri (ai quali il ragazzo si era rivolto subito dopo aver subìto la rapina), hanno consentito di raccogliere tutti gli elementi indispensabili per stabilire che proprio l’iracheno richiedente asilo era stato l’autore del gesto criminoso. L’ipotesi investigativa formulata dai Carabinieri e condivisa dal Pm Massimo De Bortoli, ha quindi trovato concorde anche il Gip del Tribunale, Patriarchi, che ha emesso la relativa ordinanza di custodia in carcere, per i reati di rapina impropria e minaccia grave.

Ringraziate le Ong e i vari politici e parroci che fanno soldi con i centri profughi.