Chi minaccia vince, niente Neri a Roata Canale: Vescovo rinuncia

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Ha vinto il fronte dei «no». Niente ‘negri’ a Roata Canale. La Casa delle Opere parrocchiali non ospiterà richiedenti asilo. L’ha annunciato domenica 14 maggio il parroco don Eraldo Serra, leggendo un comunicato al termine della messa nella parrocchiale della frazione di Cuneo. Il sacerdote ha ripercorso la vicenda, iniziata con una trattativa con l’associazione Ubuntu Onlus di Cuneo, intenzionata a sistemare i locali ed accogliere 24 fancazzisti africani.

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Alla notizia, erano apparsi sui muri di Roata Canale e della vicina frazione Spinetta, manifesti di resistenza (“Noi i negri non li vogliamo. Non è un consiglio, è una minaccia), e la settimana successiva, 400 frazionisti avevano incontrato il vescovo di Cuneo, monsignor Piero Delbosco, intimandogli di fare marcia indietro, accusando il vescovo di tramare alle spalle dei frazionisti e voler speculare sui 35 euro pro-capite quotidiani destinati ai richiedenti asilo. Pochissimi i collaborazionisti.

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“Si è concluso – ha detto oggi il parroco – che non esistono le condizioni ambientali per realizzare il progetto della Ubuntu”. “La decisione conclusiva e definitiva – ha aggiunto don Serra – è che i locali della Casa delle Opere parrocchiali non verranno messi a disposizione della Ubuntu Onlus”. E conclude: “Grazie alle donne e agli uomini che hanno operato con onestà, sincerità e verità, che hanno dialogato, discusso e ragionato, che provano ogni giorno a costruire un mondo ricco di umanità, in cui sia bello crescere i propri figli. Grazie alle donne e agli uomini che, magari con tanta fatica, testimoniano che il Vangelo è davvero una buona notizia”. Senza 35 euro.