Obama: cachet di 3,2 milioni per parlare a Milano (tangenti legali)

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NEGLI USA LE CHIAMANO ‘TANGENTI LEGALI’ – Come abbiamo detto più volte, parlando di Obama e dei Clinton, ma anche dei Bush, i cachet che gli ex presidenti ricevono per i discorsi che vanno a fare in giro per il mondo sono un pagamento per favori fatti durante le loro presidenze. E’ un tipo di ‘post’ tangente ben congegnata. Perché nessuno sano di mente può pensare che un individuo dispensi saggezza tale, in un’ora di discorso, da ricevere 3,2 milioni di dollari. Che è la cifra incassata da Hussein Obama per il convegno di Milano, nel quale ha risolto la fame del mondo. A chiacchiere.

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I pagamenti, conferma la nostra tesi anche ZeroHedge, rappresentano uno schema di corruzione “legale”: i presidenti vengono pagati cifre esorbitanti per delle semplici conferenze sia prima che dopo l’incarico. Soprattutto dopo, ovviamente. Questo ha anche l’effetto di essere un incentivo, solitamente, per il presidente in carica, che saprà di poter ricevere lo stesso trattamento. Sempre che questo non si chiami Trump, e quei soldi li abbia già. Allora devi usare altri mezzi, per corromperne la politica.

En passant: con 3,2 milioni di euro, potevano sfamare qualche centinaio di migliaia di persone per diversi giorni. Troppo semplice.