La speculazione sul business dell’invasione assume contorni grotteschi: PD e Croce Rossa firmano un patto di ‘collaborazione’
Migranti di oggi, elettori di domani: sembra essere questa la filosofia alla base del patto siglato tra Pd e Croce Rossa Italiana all’insegna dell’accoglienza.
E meno male che tra i sette Principi Fondamentali del Movimento Internazionale di Croce Rossa ci sono l’Imparzialità e la Neutralità. Sembra impossibile trovarne traccia nell’accordo stretto con un partito come il Pd la cui immagine è uscita demolita dall’inchiesta sul Mondo di mezzo. Proprio Salvatore Buzzi, zar delle coop rosse, nelle intercettazioni affermava che “gli immigrati rendono più della droga”.
Così, in quest’ottica, il presidente del Pd Matteo Orfini ci fa sapere che “il Pd ha sottoscritto una lettera d’intenti con la quale ha richiesto la collaborazione della Croce Rossa italiana per la definizione di varie attività da gestire e definire insieme, lettera accolta e controfirmata per la Cri dal segretario generale Flavio Ronzi”: sembrerebbe proprio la nascita di una premiata ditta votata all’accoglienza dei più sfortunati, una di quelle operazioni che di certo non contribuiscono a fermare le tragedie nel Mediterraneo (leggi qui). Eppure, per tornare alla realtà, basta pensare alla disastrosa esperienza della tendopoli di via Ramazzini a Roma, gestita proprio da Croce Rossa.
Le cose però assumono un’altra dimensione alla luce delle parole del presidente Cri e vicepresidente Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Francesco Rocca. “In arrivo – secondo quanto sostenuto da Rocca nell’intervista a Libero – ci sarebbero 20 milioni di africani”.
Immigrazione: Pd e Croce Rossa stringono il patto per l’invasione
Rocca, dunque, appoggia l’intesa tra Ronzi e Orfini? Difficile dirlo: chi conosce molto bene gli ambienti della Croce Rossa, ha fatto notare che la guerra in atto tra le due teste di governo dell’Associazione, Rocca e Ronzi, si fa sempre più incandescente: “Uno tenta di fare le scarpe all’altro… mentre i Volontari assistono ad uno spettacolo indegno che comunque ci si doveva aspettare”.
Eppure, sulla gestione dei migranti sembrano remare nella stessa direzione: infatti Rocca, oltre a suggerire di incoraggiare la capacità degli stessi Paesi africani di assorbire rifugiati, invita a “rafforzare i canali umanitari sicuri”. Intanto in Italia il comitato per l’accoglienza (con relativo business) è stato allestito assieme al Pd: i migranti di oggi (ognuno dei quali vale 35 euro al giorno), sono potenziali elettori di domani.
Che a siglare il patto tra due degli apparati che si spartiscono il business dell’invasione sia, dal lato PD, proprio Orfini, è simbolico, visti i rapporti tra questi e Mafia Capitale.
Pochi di voi ricorderanno la vicinanza politica di un personaggio di secondo piano come Orfini, a quel mondo di corruzione che ha speculato sul business dell’immigrazione e definito Mafia Capitale.
Prima che lo scandalo scoppiasse, Orfini venne intervistato dal giornale della fondazione di Odevaine, una delle figure di spicco di Mafia Capitale: LEGGI ARTICOLO.
Nell’intervista datata 11 novembre 2014, ora fatta sparire sia dal sito del giornale che dagli archivi internet, Orfini si eccitava tutto, anche allora, per lo Ius Soli e le ‘associazioni’ come quella di Odevaine e Buzzi. Promettendo soldi a pioggia, diceva: non va dimenticato il ruolo dell’associazionismo, del terzo settore, con iniziative insostituibili che vanno sostenute anche aumentando le risorse a disposizione.
Prometteva allora lo Ius Soli – che definiva essenziale – a chi rubava con i profughi. E promette oggi la stessa cosa. La corruzione morale e politica è la stessa. E Mafia Capitale è, evidentemente, più viva che mai. I suoi uomini sono nelle istituzioni (anche quelle ‘caritatevoli’) e ai vertici dei partiti. E firmano accordi, tra loro, per sostituirci come popolo.
L’altro firmatario, è il responsabile del degrado di interi quartieri in diverse città italiane:
Nella tendopoli che la Croce Rossa gestisce a Roma, succede di tutto. Ma non solo a Roma, in altre zone vengono coperte le violenze sessuali dei migranti sulle volontarie, per non turbare il business:
PROFUGO TENTA DI VIOLENTARE PIU’ VOLTE VOLONTARIA, CROCE ROSSA NON DENUNCIA
Che è molto lucroso. La Croce Rossa non è quello che era prima, è un mezzo per acquisire potere. Come i partiti.