Milano, Polizia: “Facciamo da autisti a immigrati”

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Commissariati di polizia periferici con mezzi e organico ridotti all’osso. La denuncia (sotto forma di lettera al questore di Milano Marcello Cardona) arriva dal sindacato Ugl Polizia di Stato, e riguarda la zona nord della città, che è suddivisa in tre commissariati: Sesto San Giovanni, Villa San Giovanni e Greco-Turro.

Il sindacato, nella sua lettera, richiama alcune parole del questore, insediatosi recentemente a Milano («i commissari dovranno essere un punto di riferimento per ottenere sicurezza»), e poi fa presente che i compiti dei commissariati sono molteplici: oltre al controllo del territorio (con la volante), il rilascio di passaporti e autorizzazioni, la gestione di chi è sottoposto a misure di custodia cautelare, 250 pratiche dell’ufficio immigrazione a settimana e così via.

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«Con gli attuali scarni organici possiamo solo rimanere in trincea», scrive l’Ugl, «e sperare di essere fortunati e avere qualcuno libero nel momento del bisogno». Il sindacato non si limita a discorsi generici ma scrive, nero su bianco, le criticità specifiche di ciascuno dei tre commissariati del territorio.

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A Sesto San Giovanni, per esempio, una sola volante si occupa del controllo di un territorio di circa 110 mila abitanti, senza «sovrapposizione di personale delle volanti dell’Ufficio di prevenzione generale». E nel territorio insistono tre stazioni della M1 e una stazione ferroviaria senza presidio Polfer. Quanto a Villa San Giovanni, si tratta di un commissariato che si “occupa” di zone ad altissima densità di popolazione immigrata irregolare, con evidenti ricadute sulla peculiarità delle attività degli agenti: parliamo di via Padova, via Chavez, via Clitumno, via Crespi, via Arquà. Greco-Turro, infine, dove – stando all’Ugl – a causa della presenza dell’hub Sammartini «la volante dedita al controllo del territorio viene esclusivamente impiegata sui turni 7-13 e 13-19 (e talvolta anche 19-24) per identificare ed accompagnare cittadini stranieri in transito, vanificando il controllo del territorio».

In sostanza, invece di espellerli, usano i poliziotti per fare da autisti.