ARTICOLO ANNUNCIAVA FALSO ATTACCO CHIMICO PER INCOLPARE ASSAD

Vox
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Probabilmente imbarazzato dagli eventi, e dall’avverarsi della previsione, il quotidiano britannico Daily Mail ha rimosso dal suo sito un articolo dal titolo “The United States supported the plan to carry out a chemical attack in Syria and blame Assad regime“: “Gli USA sostenevano il piano per realizzare un attacco chimico in Siria e incolpare il regime di Assad“, l’articolo è del 29 gennaio 2013.

Vox è riuscito a recuperare l’articolo dagli archivi in rete:

http://web.archive.org/web/20130129213824/http://www.dailymail.co.uk/news/article-2270219/U-S-planned-launch-chemical-weapon-attack-Syria-blame-Assad.html

Il fatto che esistesse un tale piano, dà l’evidenza che, probabilmente, alla fine è stato messo in pratica. Per imporre a Trump l’intervento.

L’autrice dell’articolo, Louise Boyle, aveva scritto che l’attacco chimico doveva fungere da pretesto per attivare le operazioni della coalizione internazionale americana in Siria: un False Flag.

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La Boyle rivelava la corrispondenza dei due alti funzionari dell’impresa militare britannica Britam Defence.

Nello scambio di mail emerge che secondo lo schema “approvato da Washington”, l’uso di armi chimiche “da parte delle forze ribelli in Siria” sarebbe stato finanziato attraverso un fondo del Qatar.

La giornalista specificava che la corrispondenza di posta elettronica era stata ‘rubata’ da un hacker malese.

E’ interessante notare che secondo il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa russo, il generale Igor Konashenkov, “il bombardamento americano con i missili da crociera era stato preparato molto tempo prima degli eventi in corso oggi. Per preparare un attacco simile servono preventivamente attività di ricognizione, pianificazione, serve preparare le postazioni per il lancio dei missili”.

Ha aggiunto che gli eventi di Idlib sono serviti da scusa formale per una dimostrazione di forza militare dettata esclusivamente da “ragioni politiche esclusivamente interne”. Probabilmente ha ragione.