A processo per questo striscione contro moschea – FOTO

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Raggi (FN) “Risparmiatevi il processo, colpevole di amare la mia Terra e la sua Gente”

RAVENNA – All’indomani della prima udienza del processo che la vede unica indagata per il reato di incitamento all’odio razziale, per aver appeso nel 2013 uno striscione recante la scritta “Lepanto lo ha insegnato, l’islam va fermato” davanti alla moschea di Ravenna pochi giorni dopo la cerimonia di inaugurazione, Desideria Raggi, responsabile provinciale per Forza Nuova, rivendica orgogliosamente il gesto.

“Siamo arrivati ad un punto di non ritorno, il troppo buonismo politico manovrato per trasformare la nostra Patria in una società multietnica e multiculturale nonché il lassismo da parte della Chiesa, la quale oramai ha chinato la testa all’invasione islamica rendendosi infedele all’insegnamento di Papa Pio V che invece con fermezza riconobbe l’islam nemico della civiltà cattolica, hanno portato al totale sgretolamento la nostra identità mettendola fortemente a repentaglio” – spiega la responsabile.

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“Finiamola con questa ipocrisia del buonismo a tutti i costi, della solidarietà verso un popolo che da sempre ha odiato e combattuto l’occidente, la nostra cultura e le nostre radici” – prosegue poi la Raggi per concludere – “Se la difesa della nostra identità, delle nostre tradizioni, della nostra Patria e della sua gente, se aprire gli occhi e combattere il dominio islamico è indice di razzismo, allora posso dire di esserlo con orgoglio risparmiandovi un inutile processo.”

Andrebbe processato chi ha fatto costruire una moschea a Ravenna, non chi appende uno striscione. Magistratura ridicola, anche solo per avere concepito l’idea di processare qualcuno per un ‘reato’ del genere. Vergognatevi.