L’Unione europea è pronta a dare un ultimatum a Ungheria e Polonia sull’obbligo di africanizzare le proprie società accoglienza i clandestini africani raccattati in Libia dalle ONG di Soros, se rifiutassero, potrebbero essere espulse dall’Ue, per la gioia delle loro popolazioni.
Bruxelles potrebbe “mettere in atto azioni” pur di obbligare i due paesi ad accettare il sistema di quote finalizzato a sparpagliare sul territorio europeo 160 mila africani. E’ il piano Kalergi, del quale il governo italiano è mero esecutore: raccattano per poi sparpagliare in Italia e nel resto d’Europa.
Mentre l’Italia continua a essere inondata dagli Africani rapiti dagli scafisti umanitari in riva alla Libia, che poi riversano sulle nostre coste, i Paesi dell’Est Europa si oppongono strenuamente al piano di colonizzazione imposto dall’UE.
A capitanare il Gruppo di Visegrád è il primo ministro ungherese Viktor Orbán. Per piegare questo fronte anti immigrati, Bruxelles sta valutando di passare dalle minacce al ricatto finale. Citando una fonte diplomatica, infatti, il Times ha rilevato che l’Unione europea vuole mettere alle strette sia l’Ungheria sia la Polonia: “i due Paesi dovranno decidere se continuare a usare una retorica anti-immigrazione che può mettere a rischio la loro adesione all’Ue”. “Dovranno fare una scelta: sono nel sistema europeo si o no?”, afferma ancora la fonte sentita dai quotidiani britannici. “Non possono continuare a ricattare l’Ue, la cui unità chiede un prezzo da pagare”. Un prezzo troppo alto: la perdita della propria identità. L’UE ha armi spuntate, minacciare di espellere dall’inferno non è una minaccia molto intelligente.
