SALE A 12 MORTI ACCERTATI E DECINE DI FERITI IL NUMERO DELLE VITTIME DELL’ATTACCO A SAN PIETROBURGO. TESTIMONI – SCRIVE IL DM CITANDO FONTI LOCALI – HANNO VISTO UN TERRORISTA LANCIARE UNO ZAINO CON GLI ESPLOSIVI DENTRO IL TRENO PRIMA DI UNA DELLE ESPLOSIONI
E questo è il video choc delle vittime soccorse immediatamente dopo l’esplosione:
ST PETERSBURG THE LYING MEDIA WILL NOT SHOW YOU THIS " NOT SKY +BBC NEWS [ KORAN 8=12 I SHALL PUT TERROR IN THE HEARTS OF DISBELIEVERS ] pic.twitter.com/1AHY4kZj0Q
— neil jetel " WW " (@EdJetel) 3 aprile 2017
Attentato a San Pietroburgo, in Russia, dove più esplosioni hanno colpito la metropolitana, nel giorno della visita di Vladimir Putin nella sua città natale.
Secondo l’azienda di trasporto, a causare le esplosioni sarebbero stati più ordigni artigianali. Uno, all’interno del treno che viaggiava tra le stazioni di Sennaya Ploshchad e Tekhnologicheskiy Institut, con 300 grammi di tritolo e imbottito di proiettili. Secondo fonti investigative, il modo in cui è stato confezionato farebbe pensare a gruppi islamici.
SECONDO I MEDIA LOCALI RIPRESI DAL DAILY MAIL SONO STATE 2 BOMBE A COLPIRE
Esplosione nella metropolitana di San Pietroburgo, in Russia. I primi dati provvisori parlano di 10 morti certi e il ferimento di altre decine: sono numeri che secondo indiscrezioni significano decine di morti.
Lo scoppio è avvenuto alla fermata di Sennaya Ploshchad, oggi a San Pietroburgo è arrivato Putin, è un attacco alla Russia: le immagini ritraggono un vagone della metropolitana con le porte sventrate dall’esplosione. I soccorsi sono all’opera, ma la stazione è ancora invasa dal fumo.
Le stazioni coinvolte dalle esplosioni – e in via di evacuazione – sarebbero almeno tre.
Explosions on St Petersburg Metro. Reports, images suggest explosions bn Technological Institute & Sennaya Square stops as train was moving pic.twitter.com/eukmvO6zQ1
— Rob S (@RobPulseNews) 3 aprile 2017
BREAKING: Thick smoke in St. Petersburg Metro, Russia. Witnesses speak of blast. https://t.co/IQmFgNhxYO pic.twitter.com/NgnwpJHlpm
— Voice of Europe (@V_of_Europe) 3 aprile 2017