Trump firma ordini esecutivi su commercio, dazi su prodotti cinesi

Vox
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Il presidente americano Donald Trump ha annunciato ufficialmente il varo di due decreti che hanno l’obiettivo di “combattere gli abusi commerciali” nei confronti degli Stati Uniti. L’annuncio è stato fatto durante un incontro alla Casa Bianca con la National Association of Manufacturers, la Confindustria americana.

“Siamo in una guerra commerciale”:aveva detto in precedenza il segretario al commercio americano, Wilbur Ross, ammonendo come “gli Stati Uniti non si inchineranno più al resto del mondo sul fronte del commercio”. Il primo dei decreti avvierà un’ampia revisione del deficit commerciale Usa, il secondo avrà lo scopo di rafforzare le regole antidumping ‘per impedire che le aziende straniere facciano concorrenza sleale a quelle americane’.

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I due decreti sono chiaramente rivolti alla Cina, non certo ai paesi europei. Che intanto continuano ad importare cacca da mezzo mondo. Compresi i pomodori dal Marocco e i giocattoli cancerogeni dalla Cina.

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Questa mattina, l’ultimo dei mohicani Gentiloni ha difeso il ‘commercio senza confini’ dichiarando che la qualità non ha frontiere: è il contrario, quasi sempre è il low-cost di qualità scadente a non avere frontiere, quando non metti i dazi per riequilibrare la differenza dei costi di manodopera ed ecologici che esistono qui e non esistono in Cina. Ovviamente, i dazi non piacciono a chi produce in Cina e poi vende qui, parcheggiando gli utili alle Cayman attraverso Olanda e Irlanda: e siccome chi lo fa è, casualmente, anche proprietario dei media, allora capite perché i “dazi sono cattivi”.

La verità è, invece, che la Globalizzazione, con la sua libertà totale di spostamento di uomini, merci e denaro sta impoverendo le classi medie e lavoratrici: arricchendo un piccolissima minoranza. Basta analizzare i redditi nei paesi occidentali, Italia compresa, e poi quelli dei proprietari/azionisti delle multinazionali.