Alunni costretti a cantare ‘Bella Ciao’ ai clandestini

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I cuckold di Milano portano donne e bambini dai profughi

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Apprendiamo che alla due giorni di festa per gli immigrati ospitati alla caserma Montello, i bambini sono stati costretti a cantare “Bella Ciao” ai loro nuovi padroni. Lo hanno fatto davvero l’altra mattina gli studenti della scuola media Rinnovata Puecher, che nel bel mezzo della festa hanno intonato l’inno partigiano. Che se non sbagliamo parlava di invasori: non ci sono più, i comunisti di una volta. Da Marx a Luxuria, dalla resistenza alla sodomizzazione volontaria.

Per ora si limitano alle canzoncine obbligatorie in stile gulag, speriamo che in una crasi tra i due fanatismi moderni del progressismo globale – gender e xenofilia – presto non costringano i loro bambini a fare altro.