PD annuncia, casette destinate ad Amatrice andranno ai profughi ospitati a Udine

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Ovviamente, nel titolo scriviamo ‘Amatrice’ per semplicità, ma intendiamo a tutte le zone terremotate

“Siamo stanchi, bisogna dirlo, 7 mesi per consegnare queste case, che case non sono. Nessuno ascolta i cittadini. Sono più che arrabbiata, sono delusa. Mi sembra che sono passati 7 mesi per avere 25 casette, anzi container travestiti da casette””. Sono le parole di una delle persone sfollate, Rita D’Annibale, interrompendo più volte, insieme ad altri residenti, gli interventi in corso alle cerimonia di consegna delle prime 24 Sae all’ex campo Lazio di Amatrice. “I Sae – ha aggiunto – sono per l’emergenza, dopo 7 mesi non siamo più in emergenza. Qui non si è fatto nulla e chi sta qui non è in grado di gestire la situazione, si dimettano tutti. Qui ad Amatrice, come in tutto il cratere, non è stato fatto nulla. Si parla di ricostruzione – conclude la sfollata – e devono ancora rimuovere le macerie dalle zone rosse”. La polemica è stata poi sedata dal sindaco di Amatrice, Pirozzi, il quale ha spiegato che quello non era nè il luogo nè il momento per avanzare rivendicazioni di quel genere.

Così, qualche giorno fa, ad Amatrice. Dove ci sono voluti ben 7 mesi per l’arrivo di 25 moduli prefabbricati.

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Il motivo di questi ritardi è semplice: le casette sono andate prima ai clandestini ospitati a Ventimiglia, Como e in altri centri di accoglienza per cosiddetti profughi. Non solo, il PD informa che si stanno approntando altre casette prefabbricate da inviare anche a Udine, così da ritardare ulteriormente l’arrivo di quelle per i terremotati:

UDINE – In arrivo la diaria di 2,5 euro per i richiedenti asilo ospiti della ex caserma Cavarzerani a Udine e della ex caserma Friuli; una sorta di “paghetta” per piccole spese. Al posto delle tende, poi, largo agli alloggi prefabbricati. Il Pd di Udine lo annuncia con Enrico Leoncini, segretario cittadino, e Monica Paviotti, capogruppo.

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«La diaria di 2,5 euro è stabilita dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite; viene già attribuita ai migranti inseriti nel sistema Aura e la previsione anche per i richiedenti asilo ospitati nelle caserme Cavarzerani e Friuli, gestite direttamente dalla Prefettura tramite la Croce Rossa, rientra nell’ottica di un’accoglienza dignitosa». Per inciso: la diaria la stabilirà anche l’Onu, ma la paghiamo noi. Ed è per gli stravizi, il resto come vitto, alloggio, assistenza, telefoni e altro è già pagato.