La protesta partita questa mattina coinvolge un centinaio di richiedenti asilo, tutti fancazzisti africani. Dopo l’arrivo dei loro referenti politici, i dirigenti della provincia che hanno promesso di intervenire, la situazione è tornata alla normalità.
Gli ospiti della struttura hanno chiuso il cancello con un lucchetto in modo da impedire a chiunque di entrare e di uscire dal centro, anche al personale di servizio.
I fancazzisti esigono variazione del menù e il trasferimento in “strutture sul territorio”, dove ormai è risaputo per le centinaia di casi, lo spaccio è più semplice.