MILANO, PROFUGHI BLOCCANO STRADA: “CI MANCA CARTA PER FOTOCOPIE”

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Milano, delirante protesta dei fancazzisti ospitati alla Montello. La protesta è esplosa poco dopo le 11 di ieri mattina. I sedicenti profughi ospitati da mesi alla Montello hanno dato vita a una manifestazione: sono usciti in via Caracciolo e hanno bloccato la strada, al grido delirante «Ci manca persino la carta per le fotocopie».

La situazione è tesa, sul posto arriva la polizia per placare gli animi. Gli agenti riescono a riportare la calma tra i richiedenti asilo, convinti a rimanere all’interno della caserma.

Ma solo perché i fancazzisti hanno ottenuto di inviare alla Prefettura una lettera in cui elencheranno le loro richieste. Siamo ai cahiers de doléances.

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Non è la prima volta che i fancazzisti accolti alla Montello dal 30 ottobre 2016 protestano per le ‘condizioni di vita’.

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Attualmente la struttura è gestita in regime di proroga dalla Fondazione Fratelli di San Francesco: il primo appalto aveva la durata di due mesi e mezzo (dal 1° novembre 2016 al 15 gennaio 2017), ora si attende il vincitore della gara indetta da Palazzo Diotti per il periodo che terminerà il prossimo 31 dicembre; poi la caserma, stando agli accordi tra Ministero della Difesa, Comune e Prefettura, verrà progressivamente trasformata in una nuova sede della Polizia di Stato con lavori a spese dell’Università Cattolica (a cui andrà la caserma Garibaldi di Sant’Ambrogio).

COME SE LA SPASSANO ALLA MONTELLO - CLICCA
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Al momento, in corsa per la Montello sono rimaste nove realtà del Terzo settore: Centro Spes, Nova Facility, Fondazione Fratelli di San Francesco, Fondazione Progetto Arca e Croce Rossa in ticket, Badia Grande, Sanitaria Service come mandataria insieme a Carapace e C.M. Service, Engel, Fondazione Casa della Carità e Siar (ammessa con riserva); escluse lo scorso 13 febbraio per carenze nella documentazione amministrativa Consorzio Umana Solidarietà, Gepsa e Associazione culturale Acuarinto, Tre Fontane e Senis Hospes e Versoprobo. L’assegnazione dovrebbe arrivare nel giro di qualche settimana, anche perché nel bando si fa riferimento al periodo compreso tra il 1° aprile e il 31 dicembre. Base d’asta fissata inizialmente a 32 euro giornalieri per ospite (i Fratelli di San Francesco ne incassano 31), con una spesa complessiva stimata in 2,43 milioni di euro per 8 mesi.

Solo un paio di giorni fa c’è stato un sopralluogo di Matteo Salvini: «Mentre escono i dati che vedono gli italiani far sempre meno figli, si offre colazione, pranzo, cena, computer, telefono e partite di pallone a persone che, stando ai dati delle Prefetture, non stanno scappando dalla guerra», il commento del leader leghista al termine della visita.