“Pane nostrum”, questa signora blocca distribuzione pane a poveri italiani: “E’ discriminatorio”

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“A seguito di alcune richieste di delucidazione in merito all’iniziativa Pane Nostrum, vorrei sottolineare che come CSV non possiamo sostenere né partecipare ad iniziative che fanno discriminazioni nei confronti delle persone. Ce lo impedisce il nostro statuto”. E’ quanto tiene a precisare in un comunicato stampa Stefania Perego, Presidente del Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta all’indomani della presentazione di Pane Nostrum, la campagna che raccoglie fondi e distribuisce il pane alle persone povere, di sola cittadinanza italiana, portata avanti dall’Associazione Disabili Vda.
“Noi offriamo i nostri servizi, tra cui l’uso gratuito delle sale, a tutte le associazioni, anche a quelle non socie, che dimostrano di averne i requisiti. Di norma non entriamo nel merito di ciò che le singole associazioni organizzano. Questo, però, a patto che le iniziative non siano incompatibili con il nostro Statuto” ribadisce ancora Stefania Perego.

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Il CSV, al momento della concessione della sala, non era quindi a conoscenza dei contenuti dell’iniziativa Pane Nostrum, soprattutto nella parte in cui si limita l’azione benefica alle sole persone con cittadinanza italiana. “La povertà non ha nazionalità e non è possibile fare distinzioni sulla base della provenienza geografica delle persone” spiega Stefania Perego. “Il Csv onlus opera per la promozione del volontariato, della cittadinanza attiva e per la crescita di una cultura della partecipazione e della solidarietà in Valle d’Aosta. Il Csv agisce affinché il volontariato organizzato assuma, nei confronti delle istituzioni e della comunità, un ruolo di collaborazione propositiva, di promozione di cambiamenti utili a rimuovere le disuguaglianze di ogni genere e a favorire l’integrazione e l’inclusione di tutti nella comunità valdostana.”

Il Csv dichiara di essere estraneo al messaggio dell’iniziativa. “Per sostenere le famiglie in difficoltà in Valle d’Aosta come CSV abbiamo progettato e fatto nascere ad Aosta, con il sostegno dell’Assessorato regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali, l’emporio solidale Quotidiamo che aiuta nella spesa chi è in difficoltà, indipendentemente dalla nazionalità” sottolinea ancora la Perego.

Ma veniamo all’iniziativa Pane Nostrum. Oltre al caffé anche il pane può essere ‘sospeso’. E infatti offrire il pane a famiglie in difficoltà economiche purché composte da cittadini italiani residenti in Valle è l’obiettivo dell’iniziativa ‘Pane nostrum’, presentata dall’Associazione disabili Valle d’Aosta. “Daremo otto buoni mensili spendibili nei negozi convenzionati, il requisito è di avere un’Isee sotto i 4.500 euro” ha spiegato in conferenza stampa Luca Concas, membro dell’associazione. Il progetto dovrebbe partire il 4 aprile.

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pane-nostrum“Ad oggi hanno aderito cinque panettieri di Aosta, speriamo di coinvolgerne altri e in tutta la Valle”, ha detto Daniele Ernesto Mantovanelli, presidente dell’associazione. Si tratta del Panificio Le Croissant in via Battisti, la Petite Boulangerie in via Saint-Martin-de-Corléans e in via Porta Pretoria e i Fratelli Panetta di corso Battaglione e di corso IvreaNei negozi convenzionati si potranno lasciare offerte destinate all’iniziativa.

“I buoni – ha aggiunto Mantovanelli – potranno essere richiesti al martedì dalla 10 alle 12 nei locali del Csv e al venerdì dalle 10 alle 12 alla Cittadella dei giovani”.

“Ci sono nostri concittadini che hanno grandi difficoltà, che magari dormono nelle auto, ma che però vengono messi un po’ da parte rispetto a chi viene da fuori”, ha sottolineato Concas.

La signora Perego non la pensa così. Per lei, aiutare prima gli italiani in Italia è discriminazione.