Ventimiglia: cittadini incatenati contro casette ai clandestini

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Ventimiglia – Incatenati contro il famigerato centro di accoglienza per clandestini del Parco Roja, a Ventimiglia. Decine di residenti hanno presto parte alla manifestazione di protesta organizzata dalla Lega.

Nel mirino il famigerato vescovo della diocesi di Ventimiglia-Sanremo, Antonio Suetta, per la marchetta in denaro data, l’anno scorso, ai terroristi e stupratori del collettivo “No Border” che si battono per la libera circolazione dei clandestini su mandato di Soros.

Le casette dei terremotati sono finite ai profughi – VIDEO CHOC

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fact_icon“Bisogna smettere di dire sì a tutti, come ha fatto anche il vescovo che ha dato duemila euro in contanti ai No border, quando qui ci sono genitori che hanno perso il lavoro, che hanno figli malati e che non sanno come comprare da mangiare – ha dichiarato il segretario cittadino della Lega Nord a Ventimiglia, Andrea Spinosi, che poi attacca l’amministrazione comunale del Pd -. Mi spiace che non sia venuto il sindaco Enrico Ioculano. E’ una grave mancanza per la città, perchè se si fosse battuto un po’ di più, forse non saremo giunti a questi livelli”.

La manifestazione, che ha visto la partecipazione di una cinquantina di persone, si è svolta anche poco lontano da un altro simbolo di questa emergenza: la chiesa di Sant’Antonio, che ancora oggi ospita un’ottantina di clandestini eritrei e dove l’estate scorse erano stati ospitati centinaia di fancazzisti, prima dell’apertura del Parco Roja che in questo momento è in fase di espansione.