L’ultima dei profughi: “Spacciavamo per integrarci”

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«Non siamo criminali: fumavamo droga insieme ai ragazzini per integrarci».

fact_iconQuesta la bizzarra tesi, probabilmente concordata con le coop, data dal carcere al loro difensore, l’avv. Enrico Rech, da due dei richiedenti asilo nigeriani fermati perché membri di una organizzazione di spacciatori.

Il legale ha incontrato a Baldenich Kenneth Egbunu, 24 anni detto Ken, e Augustin Mike, 22enne, detto Stylis o Boy. I due profughi sono stati arrestati all’alba del 21 febbraio dagli agenti della squadra Mobile di Belluno nella struttura dove erano ospitati.

Ora sono in cella, uno lontano dall’altro. Quel giorno era stata eseguita anche la terza ordinanza di custodia cautelare a carico del capo dei pusher-gambiani, Mustapha Tobb (detto Musta), 23enne gambiano già a Santa Bona dal novembre scorso. Lo straniero è difeso dall’avvocato Aloma Piazza di Treviso. Entrambi i richiedenti asilo Ken e Stylis, sentiti in due distinti incontri dall’avvocato Rech, hanno dato la medesima spiegazione di quelle cessioni di droga ai ragazzini. Sostengono fondamentalmente che non era un’attività professionale. Certo, spacciano per hobby.

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Hanno raccontato di essere stati avvicinati da una compagnia di ragazzini, tutta gente che stava al parco Rimembranza di Feltre, e di aver iniziato a fumacchiare insieme. Li hanno traviati, questi poveri profughi nigeriani!

Da lì si sarebbero prestati ad andare a prendere la droga. Ma solo per fare un ‘favore’: per integrarsi.

Ben diversa la realtà ricostruita della Procura e condivisa dal gip che ha emesso le ordinanze: la banda dei 12 profughi era una vera e propria organizzazione dello spaccio. Un’attività cresciuta nel mese di ottobre 2016, sia per frequenza che per dimensioni di spaccio, che dal punto organizzativo. C’era un capo, chi prendeva gli ordini e il fattorino che consegnava la droga. Piccole quantità di hashish o marijuana sempre perfettamente confezionate, portate in bocca in alcuni casi per non dare nell’occhio. Arrivava su una bici gialla e blu e spacciava: piccole cessioni per 5 o 10 euro, ma tutte a ragazzini minorenni.

Importiamo ladri, spacciatori, stupratori e magnaccia. Voi che li traghettate e indossate la divisa, siete complici di questo scempio. Vergognatevi.