PIACENZA, PROFUGHI BUTTANO CIBO: “NON E’ A NOSTRA ALTEZZA” – FOTO

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Un gruppo di cosiddetti profughi si rifiuta di mangiare in una delle strutture ricettive che a Piacenza ospita i fancazzisti. Sono stati gli stessi richiedenti asilo a segnalarlo al giornale locale Libertà inviando la foto delle pietanze, per chiedere maggiore attenzione al menù proposto ogni giorno, contestato dagli schizzinosi migranti in fuga da guerre inesistenti.

“Il cibo che vedete non era mangiabile. Lo abbiamo buttato nella spazzatura, non potevamo fare altrimenti”, hanno detto.

I gestori della struttura ribattono: “Non è facile conciliare le differenti abitudini alimentari di tante etnie. Il nigeriano preferisce alcuni alimenti, il giovane del Pakistan altri, e così via”.

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Ma la domanda è: che cazzo ci stanno a fare il ‘nigeriano’ e il ‘giovane del Pakistan’ in hotel a spese nostre?

«Siamo arrivati al punto di dover sentire lamentele anche sulla qualità del cibo offerto ai richiedenti asilo. Dovrebbero tornare nel loro Paese a piedi: un atteggiamento simile solletica le peggiori risposte dei cittadini piacentini. Viviamo in un Paese che, secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Istat, vede un milione e 582mila famiglie in povertà assoluta, cioè più di 4,5 milioni di individui (si tratta del numero più alto dal 2005). Nonostante questi dati preoccupanti si continua a spendere soldi per dare da mangiare a queste persone ed il risultato è lamentele e cibo buttato. Il Comune, dovrebbe spendere soldi per qualcuno che insegni i valori, la gratitudine e l’educazione a queste persone e, invece, ci ritroviamo con il proprietario dell’Hotel Petit a giustificarsi con loro. Tutto ciò è inaccettabile. Non mi stupirei che qualcuno, preso dall’esasperazione, facesse qualche atto inconsulto. Prese di posizione del genere farebbero perdere la pazienza anche ad un santo”. Commenta Massimo Polledri, capogruppo Lega al consiglio comunale di Piacenza.

Anche il segretario della Lega Nord Emilia, Gianluca Vinci è intervenuto sull’argomento: «E’ stato letteralmente cestinato il cibo offerto ai richiedenti asilo presenti in uno dei centri di accoglienza di Piacenza. Sono stati proprio gli stessi immigrati che hanno deciso di buttare semplici piatti di pasta a loro offerti. Dopo la protesta degli “spaghetti scotti” inscenata l’anno scorso davanti alla Questura di Reggio Emilia da un gruppo di richiedenti asilo, oggi un nuovo caso di comportamento incivile da parte di questi “ospiti”».

«Dicono di fuggire dalla fame ma richiedono una cucina di alto livello, questi comportamenti che si susseguono in tutto il Paese devono finire, le politiche buoniste del Pd stanno portando a queste situazioni paradossali, è ora che i cittadini con il loro voto dicano “basta”. Dalle foto si possono vedere piatti di pasta al pomodoro e riso con verdure. Niente di scandaloso e anzi piatti che farebbero sicuramente piacere a tutte quelle persone che faticano ad arrivare a fine mese. “l gruppo di profughi in questione ha dichiarato che “il cibo non era mangiabile e lo abbiamo buttato nella spazzatura”, una situazione a dir poco scandalosa se pensiamo che solo nel piacentino il numero dei richiedenti asilo sfiora quota 1000», ha concluso il segretario.