Mario, dissidente tedesco in fuga da polizia politica di Merkel: vendeva armi per difendersi da immigrati

Vox
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In fuga per la libertà il patriota tedesco Mario Rönsch. Rifugiato in Crimea, dice lui. In Ungheria, pensa la polizia politica tedesca, dove aveva sede legale il suo sito, migrantenschreck.ru (letteralmente: ‘il terrore dei migranti’) da cui elencava i crimini commessi da immigrati e richiedenti asilo e attraverso il quale, nei mesi scorsi, aveva venduto centinaia di armi nell’area germanofona di Svizzera, Austria e Germania. Armi legali in Ungheria, non in Germania.

E’ in fuga Mario, dalla polizia politica di Mama Merkel: «Saluti da Yalta. Fottiti, Merkel!», si leggeva in suo messaggio sui social poi rimosso dalla psicopolizia facebokkiana.

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In un video pubblicato sull’account YouTube del suo sito – ora messo offline dalla Stasi di Merkel – si vede la clip di un uomo a volto coperto che prende a pistolettate foto della cancelliera, del presidente tedesco Gauck e del leader dei verdi, il turco Cem Özdemir. Due traditori e un invasore.

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In totale ha venduto a chi vuole difendersi dai crimini commessi dagli immigrati oltre 300 armi in un anno. Rendendo almeno 300 sudditi di Merkel cittadini, per la prima volta.

Il 24 gennaio ha avuto luogo un raid della polizia in 29 abitazioni in tutto il Paese, dove sono state sequestrate 40 armi vendute attraverso il suo sito. Ma Rönsch, 33 anni, attivista identitario nella città di Erfurt, è in fuga da maggio 2016. Riparato, come ogni dissidente che si rispetti, all’estero. In luoghi più democratici.

«Se non vuoi che la tua città diventi un posto senza legge in mano ai rifugiati, se vuoi proteggere le tue donne e vuoi mantenere frequentabili le nostre strade – agisci adesso!», questo il messaggio con il quale Mario vendeva le armi. Questo il messaggio raccolto da 300 cittadini tedeschi normali, dopo le migliaia di stupri commessi dai figli di Merkel.

Rönsch è uno dei cretori di Anonymous.Kollektiv, un sito molto noto in Germania che era arrivato ad avere oltre due milioni di fan su Facebook prima della sua chiusura e dal quale si diffondevano le notizie nascoste dai media di distrazione di massa.