«Macchè jihadista, non vado in moschea da almeno sei mesi. Lavoro ogni giorno fino alle tre o le quattro del mattino, non ho il tempo per andare a pregare. Non sono un integralista, non inneggio a stragi, si tratta di uno scherzo o di uno sbaglio, questo è certo visto che se fossi un pericoloso criminale sarei in galera». Così, in un articolo di Alessandra Vaccari sull’Arena a pagina 9, H.B. magazziniere marocchino residente a Verona finito ieri al centro di una bufera per un suo post su Facebook in cui invocava un attentato terroristico con un camion contro cittadini italiani.
«Ho chiesto la cittadinanza italiana – minaccia l’uomo, sposato e già padre di tre figlie – e all’inizio pensavo che i carabinieri fossero venuti a fare accertamenti su quello (…) mi hanno mostrato quello che è apparso sul mio profilo Facebook. Non credevo ai miei occhi. Non ho mai scritto quelle cose e lo sanno anche i carabinieri se no mi avrebbero arrestato. Sono in Italia da tanti anni, non ho precedenti, qui mi trovo bene (…) tutti hanno avuto buone parole per me (…) Sono preoccupato, ho paura di perdere il lavoro, come farei con tre figli?», conclude. Potresti tornare in Marocco.
Urge una riforma della Cittadinanza: in senso restrittivo. Solo Ius Sanguinis.